Esteri
Biden fuori, ora è tutta questione di vice
Di Ambrogio Mantegazza
E così, il candidato più forte e più debole allo stesso tempo si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca. Ieri sera, Joe Biden ha deciso di fare un passo indietro, forse lo ha fatto troppo tardi, forse non avrebbe dovuto farlo. Sta di fatto che ora i Dem sono più in crisi di prima.
Cosa succede ora. Manca un mese alla convention democratica di Chicago. Fino a quel giorno i circa 4000 delegati eletti alle primarie dovranno decidere se compattarsi intorno alla candidata designata da Biden, la vice Kamala Harris, o se proporre un’alternativa. Ad esempio, i Clinton hanno già espresso il loro sostegno a Harris. Ma Barack Obama non ha fatto altrettanto, per ora.
Il destino vuole che per i democratici la convention di Chicago non sia la prima così burrascosa. Infatti, nel 1968 la capitale dell’Illinois ospitò un’altra convention che arrivò dopo il ritiro del presidente Lyndon Johnson dalla corsa per la Casa Bianca, gettando i Dem nel caos e portando a una schiacciante vittoria dell’allora candidato repubblicano Richard Nixon.
Ma nonostante la storia, nonostante quanto si dica sull’accoppiata Trump-Vance, e nonostante le numerose gaffe che hanno caratterizzato Harris, ora la partita però è riaperta. Guardando ai sondaggi infatti, gli swing states, ossia quegli stati in bilico tra repubblicani e democratici, sono molti e una vittoria non è ancora scontata.
Michigan e Wisconsin possono essere recuperati dai democratici, solo il 3% separa i due candidati. E bisogna guardare con molta attenzione alla Pennsylvania. Qui, dove ci sono ben 19 grandi elettori, Trump è avanti di 4 punti ma se Harris dovesse scegliere Josh Shapiro, attuale governatore dello stato, come vicepresidente, la situazione potrebbe ribaltarsi.
Mancano circa 100 giorni alle elezioni presidenziali e la sfida per la Casa Bianca è tutt’altro che chiusa. Ma prima di guardare ai candidati presidenti, occorre prestare più attenzione ai vice presunti o designati. Ne parleremo nelle prossime settimane.