USA2024

USA 2024: – 111, Vance vice Trump, apertura convention, processo Florida salta

16
Luglio 2024
Di Giampiero Gramaglia

La convention repubblicana per USA 2024 s’è aperta ieri sera a Milwaukee, nel Wisconsin: 48 ore dopo l’attentato – fallito – a Donald Trump, che ha fatto un ingresso trionfale, con l’orecchio destro ferito bendatoe il pugno levato, nel gesto reso iconico dalle immagini di sabato da Butler in Pennsylvania, mentre delegati e sostenitori scandivano ‘Fight!’.

Poco prima, l’ex presidente aveva annunciato che il suo vice sarà il senatore dell’Ohio D.J. Vance e aveva ricevuto la nomination formale a candidato repubblicano alla Casa Bianca. I delegati hanno pure approvato la piattaforma programmatica del partito per Usa 2024. La convention di Milwakee si svolge tra misure di sicurezza rafforzate, dopo l’attentato di sabato.

Il presidente Joe Biden, parlando all’Unione dallo Studio Ovale, chiede di abbassare la temperatura della campagna. Trump definisce “molto gentile” la telefonata fattagli da Biden dopo l’attentato. Resta da vedere se il cambio di tono reggerà durante la convention e alla ripresa della campagna, oggi, da parte del presidente.

Sempre ieri, la giudice della Florida ‘amica’ di Trump, AileenCannon, da lui nominata, ha azzerato il procedimento giudiziarioper i documenti riservati custoditi a centinaia nella dimora del magnate a Trump-a-lago, dove non avrebbero mai dovuto arrivaree dove lui aveva negato che fossero.

Cannon giudica “incostituzionale” la nomina di un procuratore speciale per condurre l’indagine, dando un’interpretazione estensiva della sentenza della Corte Suprema sull’immunità presidenziale. La procura ha già annunciato ricorso contro la decisione.

Intanto, l’Fbi continua a indagare sul movente dell’attentatore di Butler, che non è ancora hiaro, mentre il comportamento del Secret Service è sotto esame, sia da parte dell’Amministrazione che del Congresso: si indaga sull’apparato di sicurezza e sui ritardi nel reagire alla segnalazione che c’era una persona armata su un tetto non lontano dal palco dove Trump parlava. E’ stato calcolato che siano passati 86 secondi tra il primo allarme giunto alle forzedell’ordine e il primo sparo.

USA 2024: JD Vance, un erede per Trump, un clone per Biden
La scelta come vice del senatore Vance, autore di un’opera di successo, ‘Hillybilly elegy’, trasposta al cinema con il titolo italiano ‘Elegia americana’, suscita echi diversi: Trump sembra indicarlo come suo erede politico, nonostante, otto anni or sono, Vance fosse aspramente critico verso di lui (ma da tempo ne è divenuto un fedele scudiero); il presidente Biden, in un’intervista, lo definisce “un clone” del magnate.

Vance, che raggiunse notorietà nazionale con il suo lavoro auto-biografico, diventerebbe, se eletto, uno dei vice-presidenti più giovani nella storia dell’Unione.

Che la scelta fosse caduta su Vance era parso ovvio già in mattinata, quando gli altri ‘finalisti’ usciti da una rosa di candidati molto vasta e diversa, uomini e donne, bianchi e neri e asiatici, ridottasi però a tre nomi, tutti uomini e bianchi, erano stati informati di non essere stati prescelti: il senatore della Florida Marco Rubio e il governatore del North Dakota Doug Burgum.

La scelta di Vance si presta a qualche dubbio: il senatore incide sullo stesso elettorato di Trump e non porta in dote uno Stato in bilico perché viene dall’Ohio, da tempo solidamente repubblicano. Ma la scelta potrebbe preludere a un cambiamento di tono da parte di Trump, che, d’ora in poi, potrebbe ‘abbassare il volume’ e cercare di parlare più ai moderati e agli indipendenti, mentre Vance continuerebbe a curarne la base fondamentalista ed estremista.

Un accenno di questo c’è già stato subito dopo l’attentato, quando Trump ha parlato della necessità di riunire l’America, mentre Vance puntava il dito contro “la retorica incendiaria” dei democratici e di Biden.

Fra le frasi iconiche del vice Trump, “l’America è una patria, non solo un’idea; e l’immigrazione ce la sporca”. La stampa liberal lo definisce “un ideologo anbizioso e telegenico, che ama comparire” e che è capace d’infondere energia ai donatori.

USA 2024: la controversa decisione della giudice Cannon
In Florida, la decisione della giudice Cannon è giunta improvvisa, ma non totalmente sorprendente: fin dall’inizio, Cannon, nominata da Trump poco prima della fine del suo mandato, e relativamente inesperta, s’era dimostrata riluttante a portare avanti il processo, dando spazio a tutte le istanze dilatorie e pretestuose della difesa, anche le più improbabili, e confutando tutte le tesi dell’accusa, con argomentazioni che avevano spesso stupito o scandalizzato i giuristi più esperti.

Adesso, la giudice ha preso spunto dalla sentenza sull’immunità presidenziale della Corte Suprema per annullare il procedimento, giudicando “incostituzionale” la nomina di un procuratore speciale. Su queste basi, non ci sarebbe mai stata l’inchiesta Watergate – e Richard Nixon sarebbe rimasto alla Casa Bianca – e neppure l’impeachment a Bill Clinton per l’ ‘affaire Monica Lewinski’. C’è chi parla di  “uno schiaffo in faccia” alla giurisprudenza statunitense.

Il procuratore speciale Jack Smith ha già manifestato l’intenzione di fare appello, ma i tempi vanno ormai oltre il 5 novembre e, in caso di rielezione, Trump potrebbe ordinare la chiusura del dossier e, in ultima istanza, concedersi la grazia, così da evitare ogni successivo ritorno di fiamma dell’inchiesta giudiziaria e farla franca dai reati ascrittigli e commessi, che vanno dalla sottrazione dei documenti all’ostruzione della giustizia, negando di averli e, poi, rifiutandosi di restituirli.

Del resto, il commento di Trump è stato chiaro: “Tutti i casi contro i me dovrebbero essere archiviati”.

USA 2024: le indagini sull’attentato
La figura e il movente di Thomas Matthew Crooks, 20 anni, l’attentatore di Butler, restano elusivi per gli inquirenti. Si conferma che il giovane ha usato un fucile acquistato 11 anni or sono dal padre e si apprende che aveva acquistato 50 caricatori in un’armeria locale sabato mattina, poche ore prima dì entrare in azione. Perché, però, l’abbia fatto non è tuttora chiaro.