Esteri
Guida al voto Uk 2024, cosa sapere sulle elezioni generali del Regno Unito
Di Ambrogio Mantegazza
Questo giovedì si terranno in Regno Unito le elezioni per rinnovare il Parlamento di Westminster. Una tornata elettorale molto semplice perché viene utilizzato il sistema del “first-past-the-post”. Questo significa che il candidato che ottiene il maggior numero di voti in una circoscrizione viene eletto come membro del Parlamento (MP) per quella circoscrizione.
Questo avviene per ognuna delle 650 circoscrizioni elettorali in cui è diviso il Paese e che riflettono per numero i parlamentari a Londra.
Guardando al dibattito politico di oggi vediamo centrale l’economia, con particolare attenzione all’inflazione, all’aumento del costo della vita, e alla stagnazione dei salari. Inoltre, la sanità pubblica, in particolare la crisi del NHS, le politiche di immigrazione più restrittive, e la risposta al cambiamento climatico con misure di transizione energetica, sono argomenti di grande discussione.
Infine, la Brexit continua a influenzare le relazioni internazionali e gli accordi commerciali del Regno Unito. E molti cominciano a pensare che la scelta possa non essere stata saggia, influenzati anche dai messaggi subliminali della Corona.
Sembra il ritratto di un Paese con voglia di cambiare. E così sarà stando ai sondaggi. Infatti, ci apprestiamo a vedere il successo del Partito laburista guidato da Keir Starmer. Una sinistra liberale che ha archiviato i tempi bui del massimalismo di Jeremy Corbyn e ha rispolverato Tony Blair.
Dall’altro lato, assisteremo al disastro del Partito conservatore guidato dal premier Rishi Sunak. Guardando ai sondaggi infatti, i Tories potrebbero passare dal 43% del 2019 a circa il 20%. Se a questo si aggiunge che il sentiment è diffuso in tutto il Paese, anche in collegi storicamente di destra, si conclude che il numero di seggi conservatori sarà davvero esiguo.
Ma il principale artefice di questa disfatta non è il Labour ma Nigel Farage. Il padre fondatore della Brexit infatti, con il 17% del suo Reform UK, si appresta a erodere ancora di più il consenso dei conservatori (nel 2019, Farage e Johnson avevano chiuso un accordo per ritirare i candidati di Reform UK a favore dei Tories).
Things can only get better, diceva la colonna sonora della campagna Blair 1994. Dopo 30 anni è ancora lo stesso concetto di New Labour che riesce a far sognare (e governare) il centrosinistra in Regno Unito. Ma sogni a parte, ora siamo pronti e istruiti per seguire la maratona elettorale britannica di giovedì sera.