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Usa 2024: -134 verso dibattito Biden-Trump e verdetti Corte Suprema
Di Giampiero Gramaglia
“Vincerò il dibattito contro Biden… Li ho sempre vinti tutti”. Donald Trump sciorina tutta la sua consueta sicumera, in un comizio a Filadelfia, affibbiando al presidente i soliti appellativi, “corrotto” e “addormentato”, “crooked” e “sleepy”. Il magnate chiede ai suoi fan: “Devo essere duro e rinfacciargli che è il peggior presidente della storia?, o devo essere gentile e lasciarlo parlare?”. “Biden sarà comunque preparato”, nota ironico Trump, giocando sulla cocaina trovata qualche mese fa in un bagno della Casa Bianca: “Chissà dove è finita tutta quella polvere”.
E’ la vigilia d’una settimana cruciale per Usa 2024: il dibattito giovedì sera e una raffica di sentenze della Corte Suprema che condizioneranno i processi a Trump e influiranno sul voto del 5 novembre. I due candidati rivali, il presidente Joe Biden e l’ex presidente Trump, si preparano al confronto diretto, che vedrà il magnate avere l’ultima parole – lo ha stabilito il sorteggio – e il presidente occupare il podio alla destra dello schermo e dei moderatori.
Secondo la Cnn, Trump si sta preparando a rispondere soprattutto sulla condanna recentemente subita a New York – la pena gli sarà comminata l’11 luglio – e sul ruolo nell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. L’ex presidente, comunque, non spende molto tempo a fare prove o a condurre finti dibattiti.
Biden, invece, studia e ‘ripete’ a Camp David, dove trascorre il fine settimana. Come nel 2020, lo ‘pilota’ Ron Klain, ex capo dello staff della Casa Bianca, con l’aiuto dei consiglieri più fidati. La sua squadra lavora sulle possibili domande e passa al setaccio video e precedenti sortite di Trump, cercando dove coglierlo in castagna. Il presidente simula finti dibattiti della durata di 90 minuti, come sarà quello del 27 giugno, per allenarsi al meglio e tenere alla distanza.
Usa 2024: Trump “ho scelto il mio vice”
Parlando a Filadelfia, Trump ha detto di avere scelto il suo vice-presidente, ma ha pure aggiunto che non ho ha ancora detto a nessuno, riservandosi l’annuncio alla convention dei repubblicani a metà luglio a Milwaukee.
Trump crea sempre suspense sul suo vice e tiene sul filo una pletora di aspiranti. Secondo i media Usa, i favoriti del momento sono Marco Rubio, il senatore della Florida che in questi giorni aiuta l’ex presidente a prepararsi al dibattito, e il senatore dell’Ohio J.D. Vance, autore del bestseller ‘Hillibilly Elegy’. Ma la lista dei papabili è molto lunga e il magnate ha il gusto della sorpresa.
La co-presidente del Comitato nazionale repubblicano Lara Trump, nuora dell’ex presidente, assicura che il suocero è pronto ad accettare la nomination del suo partito anche dal carcere, se necessario. “Non importa se Donald sarà alla Trump Tower, a Mar-a-Lago, o in qualunque altro posto possano provare a metterlo – ha detto Lara in un’intervista a Real America’s Voice -. Il giorno in cui come partito repubblicano lo designeremo ufficialmente candidato alla presidenza, lui accetterà la nomination, non importa dove sia”.
La convention repubblicana si svolgerà la settimana dopo il verdetto del processo di New York, che potrebbe anche comportare una pena detentiva (anche se non è probabile).
Usa 2024: Trump, “difenderò in modo aggressivo la libertà religiosa
Parlando a una conferenza della Faith and Freedom Coalition, davanti a centinaia di fedeli, Trump ha esortato i cristiani evangelici a votare in massa per lui a novembre, promettendo di proteggere “in modo aggressivo” la libertà religiosa se sarà eletto.
“Proteggeremo i cristiani nelle scuole, nelle forze armate, nell’amministrazione, negli ospedali, sulle pubbliche piazze e sui luoghi di lavoro”, ha assicurato il magnate, annunciando la creazione d’una nuova “task force federale sulla lotta ai pregiudizi anticristiani”, che indagherà su presunte “discriminazioni, molestie e persecuzioni”.
L’ex presidente, che non è certo assiduo in chiesa, ha fatto dei cristiani evangelici lo zoccolo duro dei suoi sostenitori, accogliendo alcune delle loro richieste più pressanti, come la nomina di giudici della Corte Suprema conservatori, che hanno contribuito a cancellare la tutela federale al diritto all’aborto.
“Gli evangelici e i cristiani non votano quanto dovrebbero”, ha ammonito Trump. “Vanno in chiesa ogni domenica, ma non votano”. Questa fascia dell’elettorato è stata cruciale per i risultati ottenuti da Trump nel 2016 e nel 2020: il Pew Research Center calcola che l’84% dei protestanti evangelici bianchi ha votato per lui.
Usa 2024: Trump vuole abolire il Dipartimento dell’Istruzione pubblica
(ANSA) – Nuova minaccia di Donald Trump alle strutture del governo federale. L’ex presidente ha infatti dichiarato che, se tornerà alla Casa Bianca, “chiuderà il Dipartimento dell’Istruzione” e chiederà ai “governi statali di gestire l’apprendimento dei nostri figli”.
“Metteremo fine all’istruzione che arriva da Washington e chiuderemo tutti quegli edifici popolati da persone che in molti casi odiano i nostri figli”, ha detto il magnate in un video elettorale. Trump aveva ventilato l’idea di eliminare il Dipartimento sin dalla campagna del 2016.
Quando era presidente, la sua Amministrazione propose di unificare i dipartimenti dell’Istruzione e del Lavoro in un’unica agenzia federale come parte di un piano più ampio di ristrutturazione, ma ci voleva l’approvazione del Congresso e il progetto non fu mai realizzato. Diversi repubblicani sono stati, nel tempo e anche ora, favorevoli a eliminare il dipartimento dell’Istruzione, creato nel 1980, quand’era presidente Jimmy Carter. Fra gli altri, l’ex vice di Trump Mike Pence, il governatore della Florida Ron DeSantis e Vivek Ramaswamy.