Europeismo, atlantismo, pacifismo. Sono queste le parole chiave delle visite ufficiali del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Moldova e Romania. L’Italia lavora costantemente a livello diplomatico per una pace giusta e il ripristino del diritto internazionale in Ucraina e sostiene l’allargamento dell’Unione europea a Kiev, alla Moldova e ai Paesi dei Balcani occidentali, che considera “urgente”. Quale miglior leva politica per l’Italia della visita a due Paesi protagonisti loro malgrado della stretta attualità europea ed occidentale, con i quali intendiamo innalzare il livello di collaborazione.
Moldova: presidio europeo e occidentale
Per Costituzione militarmente neutrale, Chisinau è perciò impossibilitata ad entrare formalmente nella Nato, anche se ha rapporti con l’Alleanza Atlantica dal lontano 1992. Da tempo la Moldova (guai a chiamarla Moldavia, che è il nome russo del paese) è fortemente attenzionata da Mosca, che la considera sotto la sua sfera di influenza per ragioni anzitutto strategiche, ma anche storico-culturali. Dal 2022 la Moldova fa parte del gruppo di 10 Paesi che hanno fatto formale richiesta di ingresso nell’Unione europea, accelerando su una serie di riforme interne necessarie al raggiungimento dell’obiettivo. E l’Italia ne sostiene l’ingresso “nel più rapido tempo possibile”.
La dichiarazione finale congiunta del Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli e del Vice Primo Ministro per l’Integrazione Europea della Repubblica di Moldova, Cristina Gherasimov riafferma valori e principi condivisi tra i due Paesi: “democrazia, diritti umani, stato di diritto e ricerca della pace e prosperità per tutti i nostri cittadini”. Poi aggiunge: “L’adesione della Moldova all’UE contribuirà alla stabilità, alla sicurezza e alla prosperità dell’intero continente europeo”. Molto più di un semplice endorsement italiano. Seguono reciproche promesse di innalzamento del livello di collaborazione non solo negli scambi commerciali, ma nei settori energia, sicurezza, cultura e istruzione
Con l’Ucraina, fino alla fine
“Il recente G7 ospitato dall’Italia ha confermato come la nostra volontà di assistere l’Ucraina non avrà cedimenti e indebolimenti e proseguirà fino a quando necessario. Abbiamo parlato dell’importanza di preservare le nostre democrazie liberali, soprattutto nell’attuale contesto internazionale. Libertà e democrazia non sono mai garantite, vanno costantemente difese e consolidate” ha dichiarato Mattarella. Cui ha fatto eco la Presidente moldava: “Difendere l’Ucraina è difendere l’Europa”.
L’allarme di Mattarella sulle fake news russe
“Tempesta di disinformazione”. L’ha definita così il Presidente Mattarella l’ondata di fake news che sta colpendo la Moldova così come l’Italia. “Il Presidente racconta di un consolidato monitoraggio di questa interferenza nemica: i tentativi di disinformazione russa in Italia li registriamo, ce ne sono costantemente e si intensificano nei momenti elettorali, attraverso alcuni siti con cautela ma con evidenza e anche con molteplici siti web che nascono e scompaiono. Sono forme di ostilità inaccettabili che richiederanno sollecitamente regole di comportamento per il rispetto degli altri Paesi. La campagna di disinformazione russa è insistente in tutta Europa e va affrontata in sede UE e sede Nato”.