di Paolo Bozzacchi
Un risultato che non ti aspetti. Un recente sondaggio Ipsos commissionata dalla Fondazione De Gasperi in collaborazione con Conad ha rivelato che il 61% degli italiani percepisce come paura predominante la recessione rispetto alla crisi pandemica da Covid (39%). Non solo. La paura per la crisi economica è in crescita rispetto a fine 2020, quando era indicata al primo posto dal 57% degli intervistati.
L’obiettivo dell’iniziativa è chiaro al presidente della Fondazione De Gasperi, Angelino Alfano: “Offrire un contributo al decisore pubblico affinché, sulla base di queste analisi, possa orientarsi nella direzione del bene comune, scegliendo le vie che riterrà opportune e più appropriate”.
L’indagine ha preso in esame le varie tensioni sociali percepite in questa estate 2021, ponendole a confronto con i livelli percepiti a livello globale. L’Italia è quarta per tensioni con gli immigrati, per il 79%, con ben il 13% in più rispetto alla media globale. Meno forte la tensione ricchi-poveri, percepita dal 77% degli intervistati ma solamente tre punti al di sopra della media globale, davanti a quella tra classi sociali (69% e +2 rispetto alla media).
Ben avvertita la paura di perdere il posto di lavoro, per la quale siamo secondi al mondo, così come quella per la diseguaglianza di genere (quarti). Segue a distanza la preoccupazione dovuta a povertà e ineguaglianza, per la quale risultiamo solamente noni.
I giovani italiani in maggioranza (60%) sentono i progetti di vita “maggiormente a rischio” rispetto a prima dell’emergenza Coronavirus.
Il Covid ha portato gli italiani a dare più importanza alle cose basilari (40%), ad essere più attenti e risoluti (21%) e più ordinati (16%), in minoranza più sfiduciati (13%). Per quel che riguarda il reddito la maggioranza degli intervistati (57%), ci sono più probabilità che “si riduca fino al 20% o tra il 20 e il 50%”. E nello specifico i timori riguardano il dover ridurre i risparmi, perdere o non conservare lo stesso tenore di vita, non avere risorse adeguate per sostenere e aiutare i figli.
IL FUTURO
Guardando avanti dalla ricerca Ipsos emerge che la strada per un futuro migliore si basa su cinque principi fondamentali: un'economia basata su una concezione maggiormente cooperativa, sostenere maggiormente le famiglie, garantire maggiore stabilità` e certezze ai lavoratori, investire sul civismo delle persone e redistribuire meglio le ricchezze e aumentare i livelli di equità`.
A livello di fiducia permane comunque quella in una ripresa della situazione economica del Paese nei prossimi tre anni.
Luci e ombre. Con qualche sorpresa.