Politica

Separazione carriere, via libera del Cdm: ecco i punti chiave

29
Maggio 2024
Di Ilaria Donatio

Via libera alla separazione delle carriere dei magistrati dal parte del Consiglio dei ministri che ha approvato il disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale in una riunione durata appena 20 minuti. 

In mattinata, prima del Cdm, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha fatto un punto con il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, il viceministro Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario Andrea Del Mastro e i presidenti delle commissioni Giustizia (Ciro Maschio della Camera, Giulia Bongiorno del Senato): il testo – che dovrebbe prevedere due Csm, a capo dei quali resterebbe il presidente della Repubblica, il sorteggio secco, e l’istituzione di un’Alta corte come organo disciplinare dei magistrati – sarà limato nelle prossime ore.

Anm convoca riunione d’urgenza su riforma giustizia
A puntare il dito contro le nuove regole annunciate è invece l’Anm, il sindacato delle toghe, che ha confermato la sua contrarietà: l’Associazione nazionale dei magistrati ha convocato con urgenza la Giunta esecutiva centrale per oggi pomeriggio.

Resta l’obbligatorietà dell’azione penale
Il ddl non prevede modifiche all’articolo 112 della Costituzione, quello che riguarda l’obbligatorietà dell’azione penale.

Ieri sera, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, erano stati ricevuti da Sergio Mattarella dopo un incontro con Ugo Zampetti, segretario generale della Presidenza della Repubblica. Al capo dello Stato è stato illustrato lo schema della riforma costituzionale, anche per recepire eventuali pareri e rilievi del Presidente.

Per i due Csm la soluzione del sorteggio
Il provvedimento prevederà l’istituzione di due distinti Csm (uno composto dai magistrati requirenti e l’altro da quelli giudicanti), entrambi presieduti dal Capo dello Stato. Sempre nel merito, ha ormai preso corpo la soluzione del sorteggio secco per scegliere i componenti dei due Csm. Tra i sorteggiabili dovrebbero essere compresi tutti i giudici e tutti i pubblici ministeri con un minimo periodo di anzianità alle spalle, probabilmente 15 anni.

La nascita dell’Alta Corte
Sempre secondo le valutazioni in campo, vi è l’aumento del numero dei membri laici dei Consigli, almeno un quarto nominati dal Parlamento. Nella nuova riforma, come più volte annunciato anche dal Guardasigilli Nordio, “la dignità della figura dell’avvocato entra in Costituzione: avrà una menzione autonoma come elemento strutturale della giurisdizione”.

Sarà inoltre introdotta l’Alta Corte, formata da nove membri: si tratterà di un organo di tutela giurisdizionale contro i provvedimenti amministrativi assunti dai Consigli superiori della magistratura ordinaria, amministrativa e tributaria. Anche qui resta aperta però anche l’ipotesi che l’Alta Corte possa disciplinare in prima istanza e non in appello. Questo passaggio potrebbe probabilmente trovare anche il favore delle forze politiche esterne alla maggioranza.

Qui il testo arrivato in Consiglio dei ministri