USA2024
Usa 2024: – 172, Biden e Trump, accordo su dibattiti, ma saranno ‘risse’?
Di Giampiero Gramaglia
Nella giornata di pausa del processo in corso a New York a Donald Trump, scoppia la pace dei dibattiti tra l’ex presidente, e candidato repubblicano ‘in pectore’ alla Casa Bianca, e Joe Biden, presidente democratico, e candidato alla propria rielezione. O bisognerebbe forse dire la rissa, cui si prepara il magnate, come scrive lui stesso.
Dopo un botta e risposta molto serrato a giro di post sui social, Biden e Trump, che sono testa a testa, a livello nazionale, nell’ultimo sondaggio Reuters (40% pari, con Robert F. Kennedy jr sopra il 10%), trovano l’accorso su due date e due tv ospiti; il 27 giugno sulla Cnn e il 10 settembre sulla Abc. Trump vorrebbe un terzo duello, Biden nicchia.
La Cnn ha già annunciato i moderatori del primo confronto: i prescelti sono gli anchor Dana Bash e Jake Tapper.
Usa 20124: dibattiti, una giornata di ping-pong tra Biden e Trump
A prendere l’iniziativa, ieri, è stato Biden, la cui proposta rompe diverse tradizioni: ‘bypassa’ la commissione che da decenni organizza i dibattiti elettorali e boccia le tre date già fissate (16 settembre, 1 e 9 ottobre), spiegando che è necessario anticipare i dibattiti perché sempre più americani ricorrono al voto anticipato. Inoltre, esclude il pubblico live per evitare i tifi da stadio; e impone i microfoni silenziati a tempo scaduto e quando parla l’altro, per evitare sovrapposizioni – una specialità di Trump -.
In realtà, il primo a lanciare la sfida dei dibattiti a inizio febbraio era stato Trump. Biden, allora, ci aveva scherzato su: “Se fossi in lui, anch’io vorrei discutere con me. Non ha niente da fare”. Ma il magnate ha continuato ad incalzarlo, insistendo per un faccia a faccia “in qualsiasi momento e in qualsiasi posto”.
A fine aprile, il presidente aveva aperto uno spiraglio, Ieri, ha rilanciato, con video e post su X: “Donald Trump ha perso due dibattiti contro di me nel 2020. Da allora, non si è più accettato dibattiti. Ora si comporta come se volesse discutere di nuovo con me. Bene, rendimi felice, amico!”.
Ironicamente, Biden, suggerendo due confronti a giugno e settembre, ha detto: “Scegliamo le date, ho sentito dire che sei libero il mercoledì”, riferendosi al giorno della settimana in cui non c’è udienza nel processo a New York.
Quasi immediata su Truth la risposta del magnate, “pronto e disponibile” ai due faccia a faccia “con il peggior oratore che abbia mai incontrato e che non sa mettere in fila due frasi”, proponendo “più di due dibattiti” (lui pare ne vorrebbe quattro) in una grande sala, perché siano più eccitanti, anche se “sembra che Biden abbia paura della folla ma solo perché non la capisce”. “Dimmi solo quando, sarò lì. Prepariamoci alla rissa!!!”.
A questo punto, Biden comunica di aver accettato prima l’invito della Cnn (“Ora tocca a te, Donald. Come hai detto: ovunque, in qualsiasi momento, in qualsiasi posto’) e poi di Abc (“Ci porterò anche il mio aereo. Ho intenzione di tenerlo per altri quattro anni”). Il magnate accetta “con grande onore” e rilancia per un terzo dibattito il 2 ottobre su Fox News, network conservatore (Cnn e Abc sono invece liberal), di cui ha già accettato l’invito. La campagna di Biden, per ora, resta ferma a due.
Usa 2024: Robert F. Kennedy jr, l’escluso protesta
Si fa sentire, per protestare, anche uno degli esclusi, il più prominente, Kennedy jr, secondo cui Trump e Biden “stanno cospirando per costringere l’America a uno scontro testa a testa che il 70% degli americani afferma di non volere” e “stanno cercando di escludermi dal dibattito perché hanno paura che vinca”. Il ‘terzo incomodo’ aggiunge: “Tenere candidati validi fuori dal dibattito mina la democrazia… Cercano di evitare la discussione sui loro otto anni di reciproci fallimenti, deficit, inflazione, guerre, lockdown, pandemie”.
Se davvero si farà, il dibattito caso sarà un banco di prova molto atteso, per verificare, tra l’altro, prontezza fisica e intellettuale dei due candidati alla Casa Bianca più vecchi di tutti i tempi. Il duello appare più insidioso per Biden, più anziano e apparentemente più fragile: l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi non consiglierebbe a nessuno di salire sul palco col magnate, ricordandone l’atteggiamento intimidatorio nel faccia a faccia con Hillary Clinton a Usa 2016.