Economia

Transizione energetica, automotive: urge strategia organica europea

15
Maggio 2024
Di Paolo Bozzacchi

“Run electric!” è il titolo del reportage di The Watcher Post nel mondo dell’industria made in Italy a supporto della mobilità elettrica. Ebbene, intervenuto all’inaugurazione della tre giorni “Automotive Dealer Day, House of the Mobility” di Veronafiere, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: «Nessuno mette in discussione la determinazione a raggiungere gli obiettivi in termini di decarbonizzazione e transizione ecologica, ma proprio la serietà degli obiettivi imporrebbe una strategia organica e senza scorciatoie». Giorgetti si riferisce alle zoppicanti politiche industriali europee: «L’automotive è stato l’emblema di come non si siano fatte le politiche industriali dell’Unione europea negli ultimi 10 anni. L’utilizzo esclusivo della leva della regolazione tramite definizione di obiettivi e prescrizioni, si è unito alla negazione delle conseguenze sociali e industriali e alla mancanza di strumenti e risorse per accompagnare le aziende in questa fase di transizione».

L’impasse dell’elettrico
«Il target Ue dell’elettrificazione al 2035 non sta spiegando effetti risolutivi né sulla domanda né sull’offerta di veicoli elettrici – ha sottolineato Giorgetti –. Al contrario gli effetti sul settore termico stanno paralizzando gli investimenti del settore nel suo complesso. L’unica ad essersi mossa in questo contesto è l’Europa. Usa e Cina hanno seguito strategie opposte, basate su politiche industriali proattive, fondate sul massiccio dispiegamento di sussidi alle imprese. Se questa tendenza non venisse invertita, sarebbe a rischio non solo l’automotive, ma l’intera industria europea».

Come si stanno muovendo gli USA per difendersi dalla Cina
Proprio oggi la Casa Bianca ha annunciato nuove tariffe anti-Cina per il settore emobility. Sui veicoli elettrici i dazi passano dal 25% al 100%, sulle batterie dei veicoli elettrici dal 7,5% al 25%, sulle celle solari dal 25% al 50%. L’Amministrazione Biden ha sottolineato come per troppo tempo il governo cinese abbia utilizzato pratiche sleali e non di mercato (trasferimenti forzati di tecnologia e furti di proprietà intellettuale), creando «rischi inaccettabili per le catene di approvvigionamento americane». E questo spiega la preoccupazione del ministro Giorgetti rispetto alle politiche industriali europee per il settore. Perché va da sé che la sovrapproduzione cinese nell’ambito della mobilità elettrica si muoverà verso l’Europa a caccia di mercati di sbocco, e questo potrebbe danneggiare le produzioni del Vecchio Continente. A Giorgetti ha fatto eco a distanza il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: «Che l’Europa protegga la sua produzione come hanno fatto oggi gli Usa rispetto alla Cina è inevitabile, a fronte di fenomeni di concorrenza sleale. L’Ue deve necessariamente sviluppare una politica comune adeguata, rivolta a chi sviluppa prodotti fuori dall’Europa». Intanto le vendite Usa di veicoli elettrici e ibridi per la prima volta dal 2020 hanno fatto registrare un leggero calo. Nel primo trimestre 2024 i veicoli elettrici ibridi, plug-in e Bev sono scesi dal 18,8% del trimestre precedente al 18% del totale delle vendite Usa (fonte: Eia, Energy Information and Administration). In Europa la quota è a circa il 13%.