Economia

Di Stefano in audizione sulla strategia per internazionalizzazione imprese del Sud

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Luglio 2021
Di Valentina Ricci

Partire dal Sud per rilanciare l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Questo il senso del protocollo di intesa ministeriale siglato dai Ministri Di Maio e Carfagna lo scorso maggio. Durante l’audizione presso il Comitato permanente sul commercio internazionale, il Sottosegretario agli Affari esteri, Manlio Di Stefano, ha ribadito l’attuazione di quell’impegno.

Il Protocollo d’intesa tra Esteri e Minsitero per il Sud ha agevolato l’individuazione delle direttrici per posizionare a livello internazionale le imprese del Sud, in modo da valorizzare opportunità di investimento, promozione delle Zes (Zone economiche speciali) portuali, predisposizione di strumenti di finanza agevolata e definizione di progetti per l’internazionalizzazione a favore delle Pmi.

Di Stefano spiega le intenzioni del governo sul tema: “Per attuare questo protocollo stiamo già definendo, con il ministero per il Sud, diverse progettualità che potranno essere presentate – al Mise – ai fini dell’inserimento di queste iniziative all’interno del programma operativo nazionale ‘Imprese e competitività 2021-2027’”.

L’On. Berti (M5S): “Il Fondo nazionale innovazione, ottima misura di supporto al venture capital, le startup soffrono grosse difficoltà nell’affrontare la burocrazia nazionale e straniera, come si innestano questi due modi di supportare l’impresa?”

Specificando che il Fondo nazionale innovazione (Fni) non è sotto la gestione diretta della Farnesina, Di Stefano risponde: “Gioca un ruolo fondamentale a vantaggio della creazione di una nuova strategia di espansione delle capacità delle startup innovative. Questo permette di selezionare e rafforzare le startup meritevoli per crescere con alcuni “unicorni” che in Italia sono talmente pochi da potersi contare sulle dita di una mano”.

Il Patto per l’export ha visto un processo di concertazione a cui hanno preso parte oltre 140 rappresentanze imprenditoriali per 14 tavoli ai quali Di Stefano dichiara “ho personalmente presieduto e che stiamo replicando semestralmente per aggiornare il Patto, visto che lo abbiamo definito – e lo è di fatto – uno ‘strumento vivo’”.

Sulla crescita e l’importanza dell’export l’On. Ribolla (Lega): “Il peso della contraffazione, in generale, sul Made in Italy si aggira intorno a 82mld di Euro e cuba circa 88mila posti di lavoro persi, cosa intende fare? Il Maeci ha avviato una selezione di due figure per la tutela della proprietà intellettuale presso Ginevra e Bruxelles, quando saranno operative? Made in Italy tutela e promozione ma si deve spingere ancora di più per aiutare le imprese a esportare i prodotti e guadagnare quote di mercato”.

Di Stefano: “La tutela del Made in Italy avviene con la definizione degli accordi di libero scambio, quindi la protezione dei marchi italiani in termini formali e di policy. Poi una gran parte rimane scoperta perché non abbiamo accordi con tutti i Paesi, per questo abbiamo attivato una campagna di comunicazione che ha l’obiettivo di raccontare le produzioni italiane con partner nei 26 Paesi target individuati nella campagna. Viene attuata una sensibilizzazione all’acquisto di prodotti realmente italiani lavorando anche sulla percezione dell’utente. E’ una campagna che ha un obiettivo di lungo periodo che condividiamo con altri Paesi. Per la proprietà intellettuale, la figura già selezionata per Bruxelles prenderà servizio tra un paio di mesi, mentre per Ginevra sono previsti tempi più lunghi perché la richiesta deve essere portata in Consiglio di amministrazione”.

Il sottosegretario si dice aperto a suggerimenti del Parlamento e a condividere con lo stesso il bisogno di stanziare ulteriori fondi e aggiunge: “Tutto l’aiuto che ci potrete dare nella prossima legge di Bilancio o, in generale, nella conversione dei decreti, dove noi regolarmente inseriamo la richiesta di nuovi fondi, sarà fondamentale”. La reale necessità, a sostegno dell’internazionalizzazione, è il capitale disponibile per il “trade finance”. Si tratta della disponibilità di aiuto economico allo sviluppo delle aziende verso i mercati esteri.

Photo Credits: SputnikNotizie

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