Politica

Roma-Bagdad, accordo per i progetti delle imprese italiane in Iraq

10
Maggio 2024
Di Giampiero Cinelli

Nel giorno in cui Giorgia Meloni riceve a Palazzo Chigi il primo ministro della Repubblica D’Iraq Mohammed Shia’ Al Sudani, si firmano intese che aprono le porte ai progetti di imprese italiane a favore del Paese mediorientale. Come si legge in una nota, grazie al supporto dell’agenzia nazionale Sace, è stato ufficializzato il via libera ad opere di sviluppo volto a incrementare l’export del made in Italy a Bagdad, per un totale complessivo fino a un miliardo di euro.

Il gruppo assicurativo-finanziario specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale direttamente controllato dal ministero dell’economia e delle finanze, ha finalizzato un accordo quadro a favore di Trade Bank of Iraq con il supporto del ministero delle Finanze della Repubblica d’Iraq. L’accordo è inoltre in ottica della diversificazione dal settore dell’Oil&Gas. In occasione della cerimonia di firma, sono stati siglati cinque Memorandum of understanding (pre-accordi) per un valore di 775 milioni di euro tra esportatori italiani e alcuni buyer iracheni che andranno a rafforzare la collaborazione commerciale bilaterale. Tra i nuovi progetti in cantiere, spiega il cominciato, è prevista la costruzione di un complesso siderurgico con acciaieria e laminatoio da parte di Danieli & C, poi la costruzione di un impianto di produzione di prodotti in vetro da parte di FalorniTech, la costruzione di un impianto per la produzione di farmaci da parte di Tecno Electric e Csv Life Science Group e un impianto di agricoltura integrata di B2Firms, più la costruzione di un impianto per la produzione del vetro da parte di Bottero Spa.

«L’Italia è tra i primi paesi a siglare con l’Iraq un accordo quadro per sostenere il credito all’esportazione. Il valore r degli accordi odierni che ricadono all’interno del framework ammonta a circa 775 milioni di euro, a testimonianza del reciproco impegno e della sempre crescente domanda di Made in Italy – ha dichiarato l’ambasciatore italiano in Iraq Maurizio Greganti –. Il coinvolgimento di Sace rappresenta una carta vincente e un elemento fondamentale per dare maggiore impulso alle relazioni economico-commerciali tra Italia e Iraq e ricostruire a livello locale un comparto industriale che favorisca la diversificazione dell’economia irachena e la creazione di posti di lavoro».

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