USA2024
Usa 2024: – 204, missili e droni iraniani contro Israele si abbattono su campagna elettorale
Di Giampiero Gramaglia
I circa 300 missili – 120 balistici e una trentina di cruise – e droni che l’Iran ha lanciato nella notte contro Israele vengono intercettati “al 99%” dalle difese antiaeree israeliane e dai loro alleati, ma s’abbattono sulla campagna elettorale per USA 2024. Il presidente Usa Joe Biden segue gli eventi che possono incendiare il Mondo nella Situation Room della Casa Bianca, dopo avere fatto saltare tutti i suoi programmi del fine settimana: con lui, c’è il team per la sicurezza nazionale, il segretario di Stato Antony Blinken, il capo del Pentagono Lloyd Austin, i vertici militari; la vice presidente Kamala Harris è collegata in video.
L’ex presidente Donald Trump, invece, prima scrive sul suo social Truth; “Israele è sotto attacco. Con me presidente non sarebbe mai successo”. Poi, fa un discorso a un comizio in Pennsylvania, come da programma, e critica il rivale: “L’attacco dell’Iran contro Israele è segno della debolezza degli Stati Uniti guidati da Biden”.
L’ondata di missili e droni iraniani, insolitamente annunciata – alla partenza e non a cose fatte – dall’agenzia iraniana Irna, tiene il Mondo intero con il fiato sospeso: è l’inevitabile ritorsione all’attacco israeliano sul consolato dell’Iran a Damasco, che aveva fatto numerose vittime, fra cui un generale dei Pasdaran, il primo aprile; e aumenta il rischio di un allargamento del conflitto.
Missili e droni non partono solo dall’Iran, ma anche da Yemen, Libano, Siria e Iraq, dove operano milizie che rispondono a Teheran. Il bilancio dell’azione è, nelle dichiarazioni di Israele, contenuto: danni limitati a installazioni militari – specie una base nel deserto del Negev, che resta operativa – e una trentina di feriti, tra cui una bimba di 9 anni in gravi condizioni. Teheran, invece, dichiara d’avere centrato tutti i suoi obiettivi.
Si sapeva che Israele ha difese anti-aeree efficaci contro missili e droni – questi ultimi, se lanciati dall’Iran, impiegano 7/9 ore a giungere sui loro obiettivi e asciano quindi un tempo di reazione sufficiente -. Ma c’era l’eventualità che un attacco così massiccio potesse ‘bucare’ le difese, nonostante Israele fosse preparato: da due settimane, l’intero Paese e le forze armate erano in stato d’allarme.
Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno contribuito a intercettare gli ordigni iraniani. “Li abbiamo respinti: insieme vinceremo”, commenta il premier israeliano Benjamin Netanyahu. A cose fatte, Biden gli telefona: i due parlano 25 minuti, Biden manifesta l’incrollabile sostegno degli Stati Uniti a Israele, ma lo avverte di non essere favorevole a un contrattacco contro Teheran. Il presidente Usa sollecita i leader del G7 a dare “una risposta diplomatica unitaria”. Oggi, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu farà una riunione d’emergenza.
USA 2024: sondaggi, Biden in recupero su Trump
Joe Biden recupera lo svantaggio su Donald Trump in vista delle elezioni del 5 novembre, secondo l’ultimo sondaggio del Siena College per il New York Times. Il presidente e l’ex presidente sono praticamente alla pari, con il magnate vanti 46% a 45% – i margini d’errore del rilevamento sono superiori -. E’ un miglioramento per Biden rispetto a fine febbraio, quando Trump era ben avanti: 48% a 43%.
Il recupero di Biden è iniziato con il discorso sullo stato dell’Unione, il 7 marzo, nonostante l’onere che gli impegni internazionali, con due guerre in atto, in Ucraina e in Medio Oriente, rappresentano per il presidente.
Nella settimana appena trascorsa, Biden ha ospitato alla Casa Bianca il primo vertice trilaterale Usa – Giappone – Filippine, con il premier giapponese Fumio Kishida e il presidente filippino Ferdinando Marcos jr, nell’ottica di un contenimento della Cina nel Pacifico e di una dissuasione delle provocazioni nucleari nord-coreane, proprio mentre si svolgeva a a Pyongyank la visita cinese di più alto livello da cinque anni a questa parte.
A distrarre – relativamente – Trump dalla campagna elettorale sono, invece, i processi. A New York domani inizierà quello per i pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels, all’anagrafe Stephanie Clifford, perché tacesse, durante la campagna elettorale per Usa 2016, su una loro passata relazione.
Ieri, in Pennsylvania, Trump aveva un comizio e una raccolta fondi. Nello Stato cruciale per il voto del 5 novembre arriverà in settimana anche Joe Biden che terrà un discorso nella sua città Natale, Scranton. Con elettori che oscillano tra il sostegno ai democratici e ai repubblicani, la Pennsylvania è uno degli Stati più incerti di Usa 2024. Nel 2020, Biden l’ha conquistata con meno dell’1,5%, ovvero circa 80.000 voti, mentre nel 2016 Trump prevalse su Hillary Clinton con meno di 45.000 voti.