Esteri
Migranti, Bruxelles trova l’accordo per le nuove norme
Di Giuliana Mastri
Via libera dal Parlamento Ue al pacchetto sui migranti, un insieme di misure per garantire maggiore solidarietà tra i Paesi membri nel gestire l’immigrazione. Popolari, socialisti e liberali hanno sostenuto il compromesso sul tavolo.
«È un passo enorme per l’Europa», ha detto in una conferenza stampa la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Il voto arriva dopo tre anni di negoziato. «Preoccupata da chi ha votato contro? Mi sarei preoccupata se il Patto non fosse passato», ha commentato Roberta Metsola, la presidente del Parlamento europeo.
Il pacchetto include controlli più severi sull’arrivo dei migranti nel territorio comunitario; centri di accoglienza vicini alle frontiere esterne dell’Unione per rimpatriare rapidamente coloro che non hanno diritto all’asilo e un meccanismo di solidarietà obbligatorio tra gli Stati membri, i Paesi potranno scegliere se accogliere migranti o garantire finanziamenti.
La regola per cui il Paese di primo approdo è responsabile della domanda di asilo viene mantenuta, con specifici aggiustamenti. I Paesi dell’Est, contrari all’accoglienza obbligatoria, hanno ottenuto la previsione specifici aiuti economici (20mila euro per ogni migrante). In questo modo si è trovato un compromesso anche con chi frenava l’accordo. Senza però riuscire a smorzare le contrapposizioni, dato che Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha definito il pacchetto approvato dal Parlamento europeo «un via libera all’immigrazione clandestina».
Per il governo italiano, come espresso dal ministro Matteo Piantedosi, si tratta del «miglior compromesso possibile».
«Il nuovo patto deve ora essere attuato rispettando i principi della protezione dei rifugiati: l’UNHCR è pronto a sostenerlo. Circa 160 organizzazioni per i diritti umani avevano invitato gli eurodeputati a respingere il pacchetto di misure migratorie, esprimendo preoccupazione per la «detenzione di famiglie con bambini» e la «criminalizzazione» dei migranti», ha commentato l’Alto commissario dell’UNHCR Filippo Grandi.
Ora il pacchetto dovrà essere approvato definitivamente dal Consiglio europeo.