Politica
Fedriga: “Selecting Italy” per attrarre investimenti esteri
Di Ilaria Donatio
Selecting Italy è l’appuntamento nazionale sull’attrazione degli investimenti esteri – presentato oggi alla stampa nella capitale – che si svolgerà a Trieste l’8 e il 9 aprile. Una due giorni di confronto tra ministri e presidenti di Regione, stakeholder e accademici, organizzato insieme alla regione Friuli Venezia Giulia.
A fare gli onori di casa, nella doppia veste di governatore del FVG e di presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga. Insieme a lui, anche il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, l’Ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e Andrea Gumina, Co-Fondatore del Transatlantic Investment Committee e Presidente della Transatlantic Harmonic Foundation (modera Janina Landau di Class CNBC).
Fedriga: rafforzare i territori tramite investimenti esteri
«Abbiamo scalato diverse posizioni negli ultimi anni e vogliamo essere tra i primi in Europa sull’attrazione degli investimenti esteri. Sul tema – annuncia il presidente Massimiliano Fedriga – la Conferenza delle Regioni organizza per il secondo anno consecutivo Selecting Italy: riteniamo fondamentale rafforzare le possibilità di sviluppo nei territori attraverso sempre più consistenti investimenti esteri, soprattutto se vogliamo continuare a competere nei nuovi ambiti economici internazionali».
Le Regioni, dice, «confermano l’apertura agli investimenti e la volontà di migliorare le condizioni per facilitarli: in Selecting Italy si apre su questi temi un confronto tra livelli istituzionali, stakeholders e mondo accademico, al fine di elaborare proposte concrete sul territorio e fare sistema per rendere più attrattivo il nostro Paese».
A questo scopo, argomenta il presidente della Conferenza, «sono sempre più indispensabili le esperienze e le peculiarità dei territori: vogliamo promuovere, far conoscere e sostenere tutte le filiere territoriali». Ecco perchè “Selecting Italy – Attrazione investimenti esteri e catene regionali del valore” è la «denominazione della manifestazione: la nuova strategia promossa dalla Conferenza delle Regioni».
Valorizzare, spiega Fedriga, significa «presentare l’offerta e le esperienze peculiari di ogni Regione, fare rete, unite nell’obiettivo di sviluppo per superare la vecchia impostazione, che vede gli investimenti solo nelle grandi aree urbane». Per allargarne il perimentro, dunque, «occorre incentivare i settori più innovativi e strategici, basti pensare ai chip, alla microelettronica o all’intelligenza artificiale. Bisogna far crescere la competitività in tutto il territorio nazionale con una più diffusa offerta di servizi, puntando anche su attrattori di sviluppo come PNRR, ZES e ZLS. Per essere al centro dei piani di investimento internazionale mostriamo l’innovazione e la sostenibilità delle nostre politiche industriali territoriali».
Formazione alla managerialità
«L’Italia ha ancora potenzialità inespresse», ammette il viceministro Valentini e per questa ragione, «è fondamentale che il sistema Paese punti sulla formazione e in particolare su quella per il management con un taglio internazionale». Il tema della managerialità e della formazione, spiega il numero due del Dicastero dedicato a imprese e Made in Italy, è tanto più rilevante perché il tessuto imprenditoriale di tipo familiare costituito «dalle piccole e micro imprese italiane è al contempo un punto di forza ma anche di debolezza per un Paese che si deve confrontare con il mercato globale».
Il Giappone partner strategico: l’esempio di Takeda
«Si possono contare oltre 400 investimenti nel nostro Paese, da parte di imprese giapponesi per un valore complessivo di circa 23 miliardi di euro: certo, si può fare di più». Lo dice l’ambasciatore Vattani che sottolinea come il settore farmaceutico sia quello più importante con «Takeda che, per esempio, col suo sito produttivo nel reatino dà lavoro a tantissime famiglie».
L’Italia – che «in Asia è ancora vista solo come il Paese delle 3 F: food, fashion, furniture» – ha dalla propria parte il Paese del Sol Levante, un’area del mondo che guarda sempre al futuro e che oltre a contare «3 milioni di pmi che sono a contatto con le nostre, ci conosce benissimo e dunque ci può raccontare al meglio al resto dei paesi asiatici», conclude l’ambasciatore.
Specificità regionali per investitori Usa
«Bisogna valorizzare il più possibile le specificità regionali, nostra vera ricchezza, rispetto agli investitori americani che, oggi più di prima, ci riconoscono come partner e interlocutori interessanti». A parlare Andrea Gumina che aggiunge come i «nuovi scenari geopolitici» facciano diventare rilevanti gli «investimenti in nuove tecnologie».
«Le regioni, il governo, le stesse imprese devono essere in grado, sempre di più, di fare squadra», conclude tirando le somme della presentazione dell’evento triestino dell’8 e 9 aprile, Massimiliano Fedriga: «Certo, è necessario – dice – avere a consapevolezza che per cambiare la narrazione dell’Italia all’estero, ancora poco vista come Paese della produzione e della innovazione, occorre tempo ma, soprattutto, dobbiamo abbracciare una strategia di lungo termine per mettere a sistema le differenze dei nostri territori e riuscire a rappresentarle alla perfezione», ha concluso il presidente del FVG.