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Usa 2024: – 226, stop shutdown, Trump usa soldi elettori e investitori per sue grane
Di Giampiero Gramaglia
Basta con le minacce di ‘shutdown’, almeno fino al 30 settembre, che è la fine dell’anno fiscale negli Stati Uniti: il Congresso Usa ha varato la scorsa notte una legge di finanziamento da circa 1200 miliardi di dollari che evita il rischio di chiusure parziali dei servizi pubblici. Il provvedimento è ora alla firma del presidente Joe Biden.
Il voto del Senato, che ha seguito quello della Camera, è giunto poco dopo la scadenza delle 24.00 di venerdì 22 marzo. Un’altra scadenza segna, adesso, la campagna elettorale verso Usa 2024: Donald Trump deve trovare entro lunedì 25 oltre 450 milioni di dollari da versare in cauzione, se vuole evitare il sequestro di alcuni suoi beni.
Usa 2024: il voto anti-shutdown mette lo speaker a rischio
Il 70% dei fondi stanziati dal Congresso è destinato alle spese per la difesa, il resto ai dipartimenti della Sicurezza nazionale, del Lavoro e a varie altre agenzie. Insieme alla legge da 459 miliardi approvata all’inizio del mese, la misura finanzierà il governo federale fino a settembre.
Il provvedimento è stato approvato con un voto in buona misura bipartisan: alla Camera, dove l’opposizione repubblicana è maggioranza, ci sono stati 286 sì e 134 no. Oltre 70 repubblicani, circa uno su tre, hanno votato a favore.
Ma i media di destra sottolineano che comunque una maggioranza di repubblicani ha votato contro e denunciano il ‘DC cartel’, il cartello del Distretto di Columbia dove c’è Washington. Andy Biggs, deputato repubblicano dell’Arizona, scrive su X un intraducibile “The Uniparty has once again sold Americans out.”
Il voto innesca, così, tensioni fra i repubblicani: la deputata ultra-trumpiana della Georgia Marjorie Taylor-Greene presenta una mozione di sfiducia nei confronti dello speaker, cioè del presidente della Camera, repubblicano e ‘trumpiano’, Mike Johson, ‘colpevole’ di sostenere l’intesa. Secondo la stampa Usa, è la stessa dinamica politica che, cinque mesi or sono, ha condotto alla rimozione senza precedenti dell’allora speaker Kevin McCarthy.
Da segnalare che il deputato repubblicano del Wisconsin Mike Gallagher ha ieri annunciato le sue dimissioni anticipate, il che riduce ulteriormente la maggiora repubblicana alla Camera, già assottigliata da una suppletiva persa a New York: 217 seggi a 213, con cinque seggi vacanti.
Usa 2024: Trump , operazioni in borsa e accordo per usare i soldi degli elettori
Nella corsa contro il tempo per evitare il pignoramento dei suoi beni, Donald Trump ha ieri segnato due punti a suo favore. In primo luogo, ha trovato un’intesa con il Comitato nazionale repubblicano per girare le donazioni raccolte alla sua campagna e a un super comitato che gli paga le spese legali. Secondo fonti di stampa, il Pac Save America ha versato 76 milioni di dollari ai legali del magnate negli ultimi due anni.
In secondo luogo, la Digital World Acquisition Corp. ha approvato una fusione con Truth, il social di Trump: lunedì ci potrà dunque essere la quotazione in Borsa che potrebbe salvare l’ex presidente dalla confisca dei beni.
La nuova società Trump Media & Technology Group verrà commercializzata con l’acronimo DJT, le iniziali del magnate. L’ex presidente deterrà una quota di maggioranza, circa il 60%, del valore, oltre 3 miliardi di dollari, ma non potrà vendere le azioni prima di sei mesi.
L’operazione, tuttavia, potrebbe aiutarlo a trovare una compagnia assicurativa che copra il costo della cauzione da 464 milioni di dollari fissata nell’ambito del processo per o beni gonfiati della Trump Organization, la holding di famiglia.
Il magnate ha invitato i grandi donatori repubblicani a Palm Beach, in Florida, il 6 aprile, per una raccolta di fondi. L’obiettivo è di recuperare terreno sul presidente Joe Biden, che ha molto più denaro in cassa. Nell’invito si chiarisce che le donazioni fatte al Trump 47 Committee saranno prima destinate per l’importo massimo consentito dalla legge federale alla campagna di Trump e poi al Pac Save American; quel che resta andrà al Comitato nazionale repubblicano.
Trump ha salutato gli sviluppi per lui positivi con consuete iperboli: “Grazie a duro lavoro, talento e fortuna, ho quasi cinquecento milioni di dollari in contanti, una somma significativa che volevo usare per la mia campagna elettorale”, scrive su Truth, parlando della cauzione che definisce “folle e politicamente motivata”. “Non ho fatto nulla di sbagliato se non vincere un’elezione nel 2016, avere ottenuto un risultato migliore nel 2020 ed essere di nuovo in vantaggio, di gran lunga, ora. Questo è il comunismo in America!”.