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Usa 2024: – 235, processi, un punto per Trump in Georgia, uno contro in Florida
Di Giampiero Gramaglia
Praticamente archiviate le primarie, ci sono gli sviluppi giudiziari a ravvivare questo scorcio della campagna per Usa 2024. Il ‘candidato in pectore’ repubblicano Donald Trump, atteso da quattro procedimenti penali, segna un punto a suo favore in Georgia e subisce uno smacco in Florida.
In Georgia, il giudice che sovrintende al processo contro Trump e gli altri co-imputati per i tentativi di sovvertire l’esito del voto del 2020 nello Stato ha giudicato non ammissibili sei dei 41 capi d’imputazione. Secondo il giudice Scott McAfee, alcune accuse per cui il magnate e i suoi sodali avrebbero cercato di indurre pubblici ufficiali a violare i loro giuramenti non sono abbastanza dettagliate: fra questi, un po’ a sorpresa, c’è la famigerata telefonata dell’allora presidente all’allora segretario di Stato (repubblicano) della Georgia Brad Raffensperger per “trovare 11.780 voti” e ribaltare l’esito delle elezioni.
Dei sei capi di imputazione cassati, tre riguardano Trump, tre i co-imputati. McAfee ha avallato tutti gli altri capi d’accusa. La procura può perseguire una nuova incriminazione per quelli cassati, ma non c’è dubbio che la decisione metta, comunque, in imbarazzo la procuratrice Fani Willis, che, inoltre, rischia di essere rimossa dal caso per un presunto conflitto di interessi per una sua relazione con un collega ingaggiato per fare le indagini.
In Florida, dove il caso riguarda i documenti segreti portati via da Trump dalla Casa Bianca e illegalmente custoditi a Mar-a-lago, un ex dipendente del magnate ha raccontato alla Cnn come, senza saperlo, maneggiò le carte segrete e cosa vide e accadde dopo la perquisizione compiuta dall’Fbi nel giugno 2022.
Brian Butler ha riferito che, nel momento stesso in cui Trump riceveva gli agenti federali, lui stava portando degli scatoloni con i documenti all’aeroporto. Secondo Butler, il caso “non è una caccia alle streghe”, come invece sostiene il magnate. Il teste Butler ha un ruolo chiave nell’incriminazione dell’ex presidente per la gestione dei documenti riservati trovati nella sua residenza in Florida: è già stato sentito dal procuratore speciale Jack Smith e ha testimoniato davanti agli investigatori federali contro Trump.
“Ritengo – dice Butler – che l’ex presidente non dovrebbe ora essere un candidato alla presidenza. Penso che gli americani abbiano il diritto di conoscere i fatti”. Butler afferma di “non avere avuto alcuna idea” di essere coinvolto nello spostamento di carte segrete, quando Walt Nauta, suo capo, gli chiede in prestito la sua auto nel giugno 2022, mentre l’Fbi stava cercando di recuperare le carte. Nell’incriminazione di Smith, Butler è identificato come “Trump Employee 5”.
Infine, nell’inchiesta della Camera per l’impeachment del presidente Joe Biden, che avrebbe tratto vantaggi dalle attività imprenditoriali del figlio Hunter, si registra il rifiuto di Hunter di tornare a testimoniare, stavolta in pubblico, di fronte alla commissione che indaga. In una lettera, i legali del figlio del presidente osservano che Hunter ha già risposto a tutte le domande dei repubblicani.
La deposizione pubblica – scrivono – “è il vostro tentativo di resuscitare la vostra moribonda inchiesta con uno spettacolo da circo fatto apposta per i media di destra”. Inizialmente Hunter, temendo strumentalizzazioni, si era detto disponibile solo per una deposizione pubblica, ma, messo di fronte al rischio di una denuncia per oltraggio al Congresso, aveva poi accettato di testimoniare a porte chiuse, ribadendo che suo padre non è mai stato coinvolto nei suoi affari. Adesso, la stessa commissione che gli aveva negato l’audizione pubblica e lo ha sentito a porte chiuse, lo vuole risentire pubblicamente.
Usa 2024: Robert F. Kennedy annuncerà il suo vice il 26 marzo Robert F. Kennedy Jr. annuncerà la scelta del suo vice nella corsa da indipendente alla Casa Bianca il 26 marzo a Oakland, in California. Lo fa sapere la sua campagna. Il New York Times fa i nomi del quarterback della squadra di football americano dei New York Jets Aaron Rodgers e dell’ex governatore del Minnesota ed ex campione di wrestler Jesse Ventura.
L’annuncio di Kennedy sarà anticipato rispetto a quelli di Biden e Trump perché le regole d’accesso al voto degli indipendenti in molti Stati lo richiedono. Avvocato, ambientalista, cospirazionista e no-vax, Kennedy jr è figlio di Bob Kennedy, fratello del presidente John F. Kennedy e suo ministro della Giustizia, assassinato nel giugno del 1968 mentre era in corsa per la Casa Bianca.
Usa 2024: Biden e Trump commentano la loro nomination Raggiunta, con le primarie di martedì, la soglia di delegati necessari a garantirsi la nomination, sia Joe Biden che Donald Trump hanno commentato la scelta degli elettori. Il presidente si è detto “onorato”, “in un momento in cui la minaccia rappresentata da Trump è più grande che mai”.
Citando il trend economico positivo, il presidente ha affermato che gli Stati Uniti sono “nel mezzo di un ritorno”, ma devono affrontare sfide per il loro futuro come la democrazia, così come quelle da parte di coloro che cercano di approvare le restrizioni sull’aborto e tagliare i programmi sociali: “Credo che il popolo americano sceglierà di farci avanzare verso il futuro”.
Trump, sul suo social Truth, ha scritto: “È un grande onore rappresentare il partito repubblicano come suo candidato presidenziale. Il nostro partito è unito e forte e comprende pienamente che stiamo correndo contro il presidente peggiore, più incompetente, corrotto e distruttivo nella storia degli Stati Uniti”.
“Milioni di persone – ha proseguito – stanno invadendo il nostro Paese, molte provenienti da carceri e istituzioni psichiatriche di altri Paesi. Gli alti tassi di interesse e l’inflazione stanno soffocando la nostra grande classe media, e tutta la nostra economia è pessima, il nostro mercato azionario sta crescendo solo perché i sondaggi indicano che vinceremo le elezioni presidenziali del 2024. Ora siamo, sotto il disonesto Joe Biden, una nazione del Terzo Mondo, che usa il sistema dell’ingiustizia per perseguitare il suo avversario politico, io! Ma non temete, non falliremo, ci riprenderemo il nostro Paese, un tempo grande, metteremo l’America al primo posto e renderemo l’America ancora grande, più grande che mai. Il 5 novembre sarà ricordato come il giorno più importante della storia del nostro Paese”.
- Il deputato repubblicano Ken Buck ha annunciato che si dimetterà la prossima settimana: una mossa che ridurrà ulteriormente la già risicata maggioranza repubblicana alla Camera.
- Il video virale di un pupazzo del presidente Biden, preso a calci e pugni durante una raccolta di fonti per i repubblicani in Kansas suscita richieste di dimissioni per gli organizzatori e per i vertici dei repubblicani nello Stato.