Walking in the Bubble

Mantovano e Schillaci contro gli oppioidi, Unindustria con Urso e Rocca, le lettere di Croce, chef Elefante

12
Marzo 2024
Di Gianfranco Ferroni

A Palazzo Chigi, presentazione del “Piano nazionale prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e altri oppioidi sintetici”, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro della Salute Orazio Schillaci e il ministro dell’Istruzione del merito Giuseppe Valditara.

A Roma, nel Convention Center La Nuvola, assemblea generale di Unindustria dove interverranno, tra gli altri, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

Nella commissione bicamerale Antimafia è in programma l’audizione di Eugenio Santagata, Chief Public Affairs & Security Office del gruppo Tim.

A Roma presentazione del piano industriale di Leonardo.

Il patrimonio degli Archivi di Stato si arricchisce di nuove importanti acquisizioni. La Direzione generale Archivi ha acquistato all’asta cinque lotti di preziosi documenti, testimonianze di due delle massime figure della cultura Italiana. La prima: un importante corpus epistolare di Benedetto Croce e Adele Rossi Croce. Si tratta di tredici lettere autografe e tre dattiloscritte inviate a Tammaro De Marinis (1878-1969) e alla moglie Clelia Zucchini. Il carteggio copre il periodo compreso tra dagli anni ’10 e gli anni ’50 del XX secolo, offrendo un’ulteriore e intima testimonianza del forte sodalizio esistente tra il filosofo e De Marinis, prestigioso mercante di codici e libri antichi, il più raffinato bibliofilo del Novecento. Le lettere componenti il lotto acquistato dalla Direzione generale Archivi costituiscono un ulteriore e significativo tassello per la ricostruzione della biografia crociana e arricchiscono il copioso epistolario finora noto ed edito a cura dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici. Nella stessa asta è stato inoltre acquistato un nucleo di autografi di Gabriele D’Annunzio. Si tratta del testo del discorso letto da d’Annunzio l’11 maggio 1902 all’Hotel de la Ville di Trieste, dove il poeta alloggiava con Eleonora Duse, in occasione di un banchetto organizzato in loro onore. Il testo venne pubblicato da “Il Piccolo” e l’autografo regalato la sera stessa a Francesco Salata (1876-1944), al quale sono indirizzate le altre lettere autografe, datate 1-2 settembre 1917 e 31 agosto 1918.

Il Ristorante Il Riccio del Capri Palace Jumeirah e il suo Chef Salvatore Elefante arrivano a Roma all’Osteria la Segreta, con i loro iconici piatti della “dolce vita caprese”. Osteria la Segreta, nato da un’idea dell’architetto Antonio Girardi, propone un’autentica cucina campana e promuove l’arte e la cultura in pieno stile “Via Margutta”. Proprio qui, tutti i giorni, a pranzo e a cena, dal 13 al 17 marzo, “Il Riccio” di Capri approderà con chef Elefante, originario di Gragnano di Napoli e classe 1981, con prestigiose esperienze professionali, dall’Hotel De Russie al Ristorante L’Olivo del Capri Palace Jumeirah (2 stelle Michelin), interpretando una cucina autenticamente mediterranea, dove sapore e carattere ricordano agli ospiti a tavola il vero significato di “tradizione”. Una settimana in cui immergersi nei profumi dell’isola e nei sapori dei suoi piatti tipici. Proprio lo Studio Antonio Girardi Architect ha messo a punto nel 2018 un lavoro di restyling del ristorante caprese attraverso una interpretazione in chiave moderna della tradizione isolana. Il Riccio, con una invidiabile posizione a sfioro sul mare (proprio al di sopra della famosa Grotta Azzurra), è da sempre capace di portare in tavola i gusti del Mediterraneo attraverso il suo Plateau Royal con seppie, tartufi di mare, ostriche, gamberi, ricciole e scampi. Il menu messo a punto da chef Elefante è fatto di tradizione e autenticità, a partire dagli spaghettoni ai ricci di mare con cui il simbolo del mare e dell’insegna diventa protagonista indiscusso di un piatto che ha fatto la storia del locale. C’è poi la “Stanza delle Tentazioni”: tempio della pasticceria partenopea e non solo per un tripudio di colori che vedono in prima fila babà al rum, sfogliatelle e tiramisù, pastiere, biscotti e torte capresi.