USA2024

– 239, Biden e Trump, botte e risposte su Orban, migranti, età

10
Marzo 2024
Di Giampiero Gramaglia

Botte e risposte a distanza in Georgia tra il presidente Usa Joe Biden e il suo probabile sfidante Donald Trump: ieri, sabato 9 marzo, hanno fatto entrambi comizi nello Stato conteso. Biden, che cerca di sfruttare l’abbrivio del discorso sullo stato dell’Unione, seguito giovedì sera da 30 milioni di telespettatori, batte sul tasto della democrazia e dice di credere al magnate che dichiara di voler essere “dittatore per un giorno”, se rieletto presidente. “Le nostre libertà sono letteralmente nell’urna in novembre”, aggiunge, notando che Trump ha appena ospitato il premier ungherese Viktor Orban, il teorico della democrazia illiberale.
Al che, Trump replica di avere “cenato con un grande gentiluomo dall’Ungheria”. E sposta il focus sui migranti: “Quel che Biden fa al nostro confine è un crimine contro l’umanità e contro il popolo di questa nazione, per il quale non sarà mai perdonato”, tornando a promettere, se sarà rieletto, d’attuare “la più grande deportazione della storia”.
L’ex presidente apre il comizio in Georgia chiedendo alla folla di alzarsi per manifestare sostegno alle centinaia di persone condannate e imprigionate per il ruolo avuto nell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021 – di cui deve rispondere anche lui, nel processo che lo attende -. Per il magnate, quei facinorosi sono “dei patrioti”: se rieletto, li grazierà.
Fra Biden e Trump, è anche polemica sul termine “illegale” che il presidente ha usato nel discorso sullo stato dell’Unione, riferendosi a un emigrato dal Venezuela senza documenti sospetto assassino di una studentessa della Georgia. “Non avrei dovuto usare illegale, ma senza documenti”, ammette sulla MsNbc, rilevando d’avere sempre cercato di smarcarsi su questo terreno dal suo predecessore.
Che, infatti, gli rimprovera non l’uso del termine, ma l’essersene scusato: “Stiamo impazzendo? – dice, tra gli applausi scroscianti -. Io dico che era un straniero illegale. Era un immigrato illegale… E non avrebbe dovuto essere qui e non ci sarebbe mai stato con le mie politiche”.
Davanti al Congresso riunito in sessione plenaria, Biden era ‘inciampato’ in una trappola postagli dalla deputata ‘trumpiana’ Marjorie Taylor Greene: “E’ vero, una giovane donna è stata assassinata da un illegale”, aveva detto. Il termine è sconsigliato dalla sua Amministrazione perché demonizza persone che spesso chiedono asilo politico o aiuto umanitario.
Biden parlava ad Atlanta, Trump a Rome, in uno Stato che Biden vinse di misura nel 2020, ma dove ora Trump è avanti di oltre 6 punti, secondo la media dei sondaggi di RealClearPolitics, nonostante sia sotto processo proprio per i tentativi di sovvertire il voto statale.
Prima di andare in Georgia a fare il suo comizio, il presidente Biden aveva firmato i provvedimenti del Congresso per evitare uno shutdown, cioè una serrata parziale delle attività federali: il pacchetto di spese prevede 467,5 miliardi di dollari per agricoltura, trasporti, energia, edilizia abitativa e altro, fino alla fine dell’anno fiscale, il 30 settembre.

Usa 2024: età, spot incrociati, Biden ironica, Trump brutale
In spot televisivi, Biden e Trump si affrontano anche sul tema dell’età – hanno rispettivamente 81 e 77 anni -. Il presidente gioca la carta dell’ironia, l’ex presidente “azzanna alla giugulare” – la frase è della campagna di Biden -.
Il presidente ha speso 30 milioni di dollari per lanciare nei principali Stati in bilico uno spot dove cerca di girare a suo vantaggio la sua età, considerata un tallone d’Achille elettorale. “Guardate!, non sono un ragazzo. Non è un segreto”, dice sorridendo e guardando la telecamera. “Ma il punto è questo: capisco come ottenere le cose per il popolo americano”. La nuova clip, intitolata “For You”, segna un cambio di tono. Scherzare in modo familiare potrebbe attrarre il voto dei più giovani; e, infatti, lo spot verrà trasmesso su canali popolari fra i ventenni.
L’ex presidente ha invece lanciato uno spot di 30” in cui Biden pare balbettante, incapace di mettere insieme una frase, mentre inciampa e cade sugli scalini dell’Air Force One. Il messaggio dice: “Se vincerà, può sopravvivere fino al 2029? Ma la domanda vera è: noi possiamo?”. Lo staff di Biden liquida lo spot: è “la manovra malata d’una campagna in difficoltà” nel difendere le idee estremiste di Trump che punta a vietare l’aborto, separare le famiglie, alzare i costi per la classe media, togliere l’assistenza sanitaria ai deboli e seminare caos e divisioni”.

Usa 2024: avviso all’Europa, salamelecchi tra Trump e Orban; e torna Melania
“Non c’è un leader più intelligente o migliore di Viktor Orban: è fantastico e sta facendo un grande lavoro … Un grande leader, un fantastico leader in Europa e in tutto il Mondo … Lo rispettano … E’ un onore averti qui con noi”. Venerdì sera 8 marzo, Donald Trump ha accolto così il premier ungherese a Mar-a-lago, insieme a Melania, ricomparsa in pubblico accanto al marito dopo una lunga assenza. Orban ha pubblicato il video dell’incontro sul suo account X, ringraziando “per l’invito e le parole gentili”.
“Un aspirante dittatore”; “Un grande leader”: sono gli antitetici giudizi di Biden e Trump su Orban, accolto in pompa magna dal magnate ex presidente. “Sapete chi incontra oggi Trump? Orban, che ha apertamente dichiarato di non ritenere che la democrazia funzioni e di cercare la dittatura. Io invece vedo un futuro in cui difenderemo la democrazia, anziché sminuirla”, attacca Biden.
Un altro colpo al suo rivale, già additato nel discorso sullo stato dell’Unione come “una minaccia” per la democrazia, non solo quella americana, in particolare per il suo flirt con Vladimir Putin che rischia di compromettere gli sforzi dell’Occidente a favore dell’Ucraina. Flirt condiviso da Orban, che fa della sua controversa visita negli Usa un assist a Trump e una sfida a Biden, che non lo ha mai invitato alla Casa Bianca né ai suoi vertici della democrazia.
Il premier ungherese ha prima fatto tappa a Washington a un think tank conservatore, l’Heritage Foundation, evidenziando su X che “la battaglia più grande nella politica internazionale è tra i globalisti e i sovranisti”. Quindi è volato a Mar-a-Lago ed ha dato il suo endorsement al magnate. “È stato un piacere fare visita al presidente Donald Trump. Abbiamo bisogno di leader nel mondo che siano rispettati e che possano portare la pace. Lui è uno di questi! Torni a portarci la pace, signor Presidente!”, ha scritto su X.
“Qui in America, la campagna è in pieno svolgimento e sta procedendo a ritmo sostenuto. Spetta agli americani prendere la propria decisione, ma spetta a noi ungheresi ammettere onestamente che sarebbe meglio per il mondo e meglio per l’Ungheria se tornasse Trump”, ha poi detto in un video sui suoi social. “Durante la sua presidenza c’era pace in Medio Oriente e pace in Ucraina”; e “non ci sarebbe la guerra ogg,i se fosse ancora presidente degli Stati Uniti”.
Trump gli ha steso il tappeto rosso, prima di una cena e di un concerto in suo onore: “Non c’è leader più intelligente o migliore di Viktor Orban”. Un asse che, secondo alcuni osservatori, potrebbe porre problemi anche alla premier italiana Giorgia Meloni, interlocutrice privilegiata di Orban nell’Ue – il partito di Orban è appena confluito nel gruppo parlamentare europeo dei conservatori, dove c’è Fratelli d’Italia -, ma anche di Biden sul fronte transatlantico.

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