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Usa 2024: – 251, Michigan, primarie thrilling, Biden al test del boicottaggio arabo-americano
Di Giampiero Gramaglia
Primarie thrilling nel Michigan, oggi. Non perché il risultato sia incerto: fra i repubblicani, vincerà Donald Trump; fra i democratici, Joe Biden. Ma, in campo repubblicano, ci si chiede fin quando potrà restare in lizza Nikki Haley, ora che ha perso anche il sostegno finanziario della potente rete dei fratelli Koch, l’American For Prosperity Action. E, invece, in campo democratico, ci s’interroga sull’impatto del boicottaggio a Biden organizzato dagli elettori arabo-americani – nello Stato, vive la comunità percentualmente più importante dell’Unione -.
Gli arabo-americani criticano l’atteggiamento pro-israeliano del presidente nella guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Leader della comunità, fra cui la deputata democratica del Michigan Rashida Tlaib, chiedono agli elettori di non votare per Biden, ma di mettere una croce nella colonna “uncommitted”, che lascia i delegati liberi di fare la loro scelta.
Se la contestazione arabo-americana dovesse assumere una certa ampiezza, sarebbe un’altra zeppa alle possibilità di rielezione di Biden a novembre. Anche la governatrice democratica dello Stato, Gretchen Whitmer, molto popolare e una delle possibili alternative ’last minute’ a Biden, non ha idea di come andranno le cose.
Il Michigan è uno degli Stati che può risultare decisivo il 5 novembre a Usa 2024. Nel 2016, Trump lo vinse per soli 11 mila voti; nel 2020, Biden ebbe un margine più largo; ad oggi, lo Stato appare molto incerto e potenzialmente determinante.
Il “fascino” delle primarie del Michigan, come lo definisce la Cnn, sta tutto qui. Per il resto, non c’è partita. Haley s’è impegnata a restare in corsa fino al Super Martedì, il 5 marzo, ma non ha finora vinto nessuna primaria e non si vede dove possa vincerne una, visto che Trump sta ulteriormente rafforzando la presa sul partito.
Usa 2024: Trump rafforza la presa sul partito
Ora gli ha dato il suo endorsement anche il numero due dei senatori, John Thune, che in passato aveva espresso scetticismo sulla sua candidatura. Thune, che aveva appoggiato il collega Tim Scott prima che questi si ritirasse, è uno dei candidati alla successione di Mitch McConnell come leader della minoranza al Senato.
Quanto alla presidente del Comitato nazionale repubblicano Ronna McDaniel, lascerà l’incarico l’8 marzo, come di fatto le impone Trump, proprio per consentire al candidato del partito di scegliere un presidente di suo gradimento. Tra McDaniel e Trump, ci sono state divergenze, specie sull’uso delle risorse elettorali del partito per pagare le spese legali del magnate. L’ex presidente vuole sostituirla con Michael Whatley, il presidente del partito repubblicano della North Carolina, convinto sostenitore della tesi delle “elezioni rubate” nel 2020. Come co-presidente, il magnate punta sulla nuora Lara, la moglie di Eric.
Usa 2024: per l’ex presidente, è sempre tempo di processi
I procuratori di Manhattan hanno chiesto al giudice che presiede il processo a Trump sulla vicenda della pornostar Stephanie Clifford, alias Stormy Daniels, di vietare al magnate di attaccare testimoni, rappresentanti della pubblica accusa, staff della corte e quant’altri.
A decidere sarà il giudice Juan M. Merchan. Il processo inizierà il 25 marzo: sarà la prima volta che un ex presidente sarà imputato in un processo penale nella storia degli Stati Uniti. La richiesta viene giustificata con “la lunga storia” dell’imputato Trump nell’attaccare testimoni, inquirenti e giudici coinvolti nei processi contro di lui, sia sui social che in aula.
Dal canto loro, i legali di Trump chiedono al giudice di impedire di testimoniare alla Clifford e all’ex avvocato del magnate Michael Cohen. Lo riferisce The Hill, citando un documento di 47 pagine che attacca la credibilità dei testimoni: Cohen sarebbe “un bugiardo” e la Clifford potrebbe fare alla sbarra dichiarazioni “false” e “salaci”. Trump è accusato dal procuratore di Manhattan Alvin Bragg di avere pagato in nero la pornostar per indurla a tacere sulla loro relazione. Il magnate respinge tutte le accuse.
Intanto, Donald Trump, i figli Donald Jr ed Eric e due ex dirigenti della Trump Organization hanno formalmente interposto appello contro la sentenza pronunciata a New York per gli averi gonfiati della holding di famiglia, che comporta una sanzione di 355 milioni e di quasi altri 100 d’interessi. Il magnate ha un mese di tempo per depositare la somma, dopo una richiesta di rinvio di 30 giorni è stata respinta.
- Falso allarme nella casa di Donald Trump Jr. a Jupiter in Florida: il figlio dell’ex presidente ha ricevuto e aperto una busta contenente una polvere bianca sospetta, che ha subito evocato l’incubo del 2001 delle buste all’antrace. Sul posto sono intervenuti mezzi speciali e squadre dei vigili del fuoco, ma ai primi test la sostanza non è risultata nociva.
- Il presidente Joe Biden intende andare in Texas al confine col Messico giovedì 29 febbraio, quando è già prevista una visita nell’area di Donald Trump che cavalca il tema dei migranti nella sua campagna. Lo scrive il New York Times.