“È un compito difficile, ma per quanto difficile c’è sempre una strada possibile da seguire per la pace. C’è sempre la strada, la si trova”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la visita al quartier generale ONU per il mantenimento della pace a Cipro. Sono passati 50 anni da quel 1974 in cui è scoppiato il conflitto tra Grecia e Turchia. Mentre la missione locale ONU compie già 60 anni. La visita di Mattarella al Quartier Generale della Forza delle Nazioni Unite (la buffer-zone che separa la parte greco-cipriota da quella turco-cipriota) è ritenuta dal Quirinale il “momento centrale” della visita di Stato italiana alla Repubblica di Cipro, membro UE e del Commonwealth. E le parole di Mattarella riferite a Cipro sarebbero da far proprie per le risoluzioni dei conflitti in Ucraina e Palestina.
Per il dialogo a Cipro il momento è propizio
Allo stato attuale la situazione dell’isola non è ancora risolta. Permane la spartizione “de facto” tra la Repubblica di Cipro (greco-cipriota) e l’autoproclamata Repubblica Turca di Cipro del Nord (RTCN). Mattarella ha “manifestato apprezzamento al Presidente Christodoulides per la disponibilità a ricercare la possibilità di un nuovo dialogo con la Turchia per risolvere nel dialogo intercipriota la condizione”. L’Italia unita a Cipro “da rapporti consolidati negli anni con una collaborazione crescente in molti settori a cominciare da quello energetico e della difesa, sostiene la soluzione bizonale e bicomunale basata sui parametri indicati dall’ONU con le sue risoluzioni”.
Cipro hub di migrazioni
Sulla questione migranti, sempre di attualità a Cipro, per Mattarella “serve una politica comune dell’Unione europea ed è urgentissimo definire il patto per la migrazione e l’asilo e metterlo in attuazione sollecitamente”. Il Presidente ha sottolineato come “è importante stringere accordi con i paesi di origine e transito per migliorare in quei territori la condizione delle persone”.
La terrazza dal mare sul conflitto in Medio Oriente
Con affaccio sul Libano e la Siria, l’isola di Cipro è altamente strategica per il conflitto in Medio Oriente tra Israele e Palestina. “È necessario risolvere il conflitto ed evitare un ampliamento drammatico del conflitto e di ulteriori tensioni in quella regione che può aprire altri problemi”, ha sottolineato Mattarella. Che insieme al presidente della Repubblica di Cipro, Nikos Christodoulides ha rilanciato la “necessità di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza”. E su questo il Presidente della Repubblica ha puntualizzato che “l’Italia è pronta ad offrire il suo appoggio”.
Riguardo alla situazione nel Mar Rosso con la questione Houthi finanziati dall’Iran, Mattarella ha dichiarato: “E’ effetto ulteriore del conflitto e mette a rischio il principio fondamentale della libertà di navigazione”. In questo senso simbolicamente la visita di Mattarella a Cipro si concluderà nel porto cipriota di Limassol dove il Presidente salirà a bordo della fregata Bergamini, impegnata da tempo a mantenere lo status quo a Cipro. In attesa che il dialogo e la pace prevalgano.
Cipro potrebbe dare l’esempio.