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Usa 2024: – 275, democratici votano in South Carolina, test Biden
Di Giampiero Gramaglia
Democratici alle urne oggi in South Carolina: un test per il presidente Joe Biden, che è candidato alla nomination democratica e a un secondo mandato. È la prima volta che la South Carolina apre la stagione delle primarie democratiche, pur se, a inizio settimana, c’è stata la falsa partenza del New Hampshire.
Nel 2020, la South Carolina fu determinante nel lanciare la campagna di Biden, uscito malconcio dalle prime sortite nello Iowa e nel New Hampshire. Un po’ per questo, e un po’ la sua maggiore diversità, lo Stato del Sud è stato questa volta designato ad aprire le consultazioni democratiche.
A sfidare Biden, il deputato del Minnesota Dean Phillips e la scrittrice Marianne Williamson che, nelle primarie statali del New Hampshire, che non assegnavano delegati alla convention, hanno rispettivamente ottenuto il 21 e il 4% delle preferenze. I delegati in palio oggi sono 55, proporzionalmente divisi, con una soglia minima del 15%.
Le primarie repubblicane in South Carolina sono, invece, in programma il 24 febbraio.
L’esito del voto di oggi sarà significativo per due dati: l’affluenza alle urne, che darà segnali sull’entusiasmo o meno con cui i democratici sostengono Biden, e l’affluenza dei neri, dove, rispetto al 2020, s’è affievolito il sostegno a Biden. Ma la mancanza di rivali – né Phillips né Williamson sono competitivi – stimola poco gli elettori ad andare alle urne.
Nel 2020, la corsa democraticamera molto più animata: Biden ottenne il 49% delle preferenze, davanti al senatore Bernie Sanders e all’ex sindaco di South Bend, Indiana, Pete Buttigieg.
Su scala nazionale, un nuovo sondaggio, stavolta della Cnn, dà Trump in vantaggio su Biden 49% a 45%: un risultato opposto a quello riferito ieri dalla Quinnipiac University. I due sondaggi, invece, concordano sul fatto che la rivale superstite di Trump, Nikki Haley, avrebbe contro Biden partita più facile dell’ex presidente. Una netta maggioranza dei potenziali elettori non è contenta della prospettiva di una rivincita tra Biden e Trump.
Usa 2024: Trump, sviluppi giudiziari a Washington e in Georgia
Si conferma lo slittamento a data da destinarsi dell’inizio del processo intentato a Donald Trump per l’insurrezione del 6 gennaio 2021: doveva aprirsi a Washington il 4 marzo, ma bisogna attendere che l’istanza d’immunità di Trump faccia il suo corso fino alla Corte Suprema.
Intanto, la procuratrice generale della Georgia Fani Willis è stata chiamata a testimoniare davanti alla Commissione Giustizia della Camera, presieduta dal repubblicano Jim Jordan. La magistrata è nella bufera per una la relazione clandestina con Nathan Wade, il procuratore ingaggiato per istruire l’inchiesta sulle pressioni di Trump per ribaltare il voto in Georgia. Wade avrebbe utilizzato parte dei compensi ricevuti – 653 mila dollari complessivamente – per pagare viaggi di coppia con lei.
In documenti forniti alla magistratura georgiana, Willis ammette la relazione con Wade, ma contesta che questa abbia rilevanza nel caso e che costituisca motivo per rimuoverla.
Poco dopo l’uscita della notizia che la Willis aveva ammesso la sua relazione. Trump l’ha attaccata sul suo social Truth: “Fani Willis mi ha indagato in collaborazione con Casa Bianca e Dipartimento di Giustizia e ha così potuto ottenere per l’ ‘amante’ quasi un milione di dollari. Questo processo è una truffa”.
A Washington, cinque protagonisti della sommossa del 6 gennaio sono stati condannati per avere aggredito agenti di sicurezza ed avere cercato di impedire la ratifica da parte del Congresso riunito in sessione plenaria del risultato delle elezioni. Sono le ennesime condanne in questi processi.
Usa 2024: Trump contro governatore Federale Reserve da lui nominato
(ANSA) – Donald Trump si è scagliato contro il capo della Federal Reserve, Jerome Powell, accusandolo di “favorire i democratici” e minacciando di “sostituirlo” se tornerà alla Casa Bianca. Fu proprio il magnate a nominarlo alla guida della Banca centrale Usa nel 2017: Biden l’ha lasciato al suo posto.
“Non lo rifarei”, ha detto in un’intervista a Fox News. “Penso che abbasserà i tassi di interesse per aiutare i democratici”. Quando era alla Casa Bianca, Trump esercitò una pressione pubblica senza precedenti su Powell affinché tagliasse i tassi di interesse al fine di rilanciare il mercato e avere un vantaggio competitivo su Cina e Europa.