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USA 2024: -306, Trump fa ricorso in Maine, Colorado sollecita Corte Suprema

03
Gennaio 2024
Di Giampiero Gramaglia

Come ampiamente previsto, Donald Trump presenta ricorso contro la decisione della segretaria di Stato del Maine di escluderlo dalle primarie di USA 2024 per il suo ruolo nell’insurrezione del 6 gennaio 2021, quando migliaia di facinorosi suoi sostenitori da lui aizzati invasero il Congresso riunito in sessione plenaria per indurre senatori e deputati a rovesciare l’esito del voto.

Il ricorso è stato depositato di fronte a un tribunale del Maine. Il ricorso contro l’analoga decisione della Corte Suprema del Colorado sarà invece presentato alla Corte Suprema federale.

La sezione 3 del 14o emendamento della Costituzione statunitense, un lascito della Guerra Civile, vieta ai funzionari pubblici che hanno giurato fedeltà alla Costituzione di ricoprire futuri incarichi se coinvolti in una “insurrezione” o “rivolta” contro la Costituzione stessa.

La questione è aperta in diversi altri Stati e c’è una crescente richiesta perché la Corte Suprema chiarisca rapidamente se la sezione 3 del 14o emendamento può, o meno, applicarsi a Trump. E, infatti, la segretaria di Stato del Colorado Jena Griswold chiede ufficialmente alla Corte Suprema

di sciogliere il nodo dell’eleggibilità Trump il più rapidamente possibile, tenuto conto del calendario delle primarie.

Le decisioni del Colorado e del Maine hanno già innescato strisce di minacce da parte di sostenitori dell’ex presidente. E ci sono stati spari la notte scorsa alla Corte Suprema del Colorado, a Denver, dove un uomo fuggito da un incidente stradale ha puntato una pistola contro un agente disarmato, s’è fatto consegnare le chiavi dell’ingresso ed è salito sino al settimo piano sparando più volte, prima di chiamare lui stesso il numero di emergenza e arrendersi alla polizia. Le sue generalità non sono state rese note. Ci sono stati danni, ma nessun ferito.

Secondo le autorità, l’incidente non sarebbe collegato alla recente decisione della Corte Suprema d’escludere Trump dalle primarie. Ma l’episodio contribuisce ad alimentare il clima di tensione e  preoccupazione.

Dopo lo speaker Mike Johnson, anche il numero due dei repubblicani alla Camera, l’italo-americano Steve Scalise, ha dato il suo endorsement a Trump nella corsa alla nomination repubblicana. “Sono

orgoglioso di sostenere Trump come presidente nel 2024 e non vedo l’ora di lavorare con lui, e con una Camera e un Senato repubblicani, per le famiglie che faticano sotto il peso delle politiche fallite di Joe Biden”, scrive Scalise in un post su X.

Il magnate ha confermato che salterà il dibattito fra i candidati alla nomination repubblicana fissato il 10 gennaio nello Iowa, lo Stato che con i caucuses aprirà il 15 la stagione delle primarie. Trump, che ha disertato tutti i dibattiti, terrà un incontro con i cittadini dal vivo che andrà in onda sulla Fox, invece di confrontarsi con i suoi rivali sulla Cnn.

Al dibattito, hanno i requisiti per partecipare Trump, il governatore della Florida Ron DeSantis e l’ex governatrice della South Carolina Nikki Haley. DeSantis e Haley criticano l’ex presidente, perchè si sottrae sistematicamente al confronto. “Con solo tre candidati qualificati, è il momento che Trump si presenti”, dice Haley, sostenendo che con la platea dei candidati che si riduce diventa “più difficile nascondersi”. “Saremmo d’accordo anche a un formato di dibattito da seduti, se l’ex presidente fosse più a suo agio”, dice con malizia la campagna di DeSantis, insinuando il dubbio che il magnate non ce la faccia a stare in piedi un’ora e mezza.