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Usa 2024: – 312, il Michigan dice sì a Trump in lista, dopo il no del Colorado
Di Giampiero Gramaglia
La candidatura alle primarie di Donald Trump sulle montagne russe delle Corti Supreme statali: quella del Michigan ha deciso il 27 dicembre che il nome del magnate ex presidente può restare sulle schede, mentre quella del Colorado aveva deciso il 19 dicembre che non poteva esserci. Si aggroviglia il gomitolo giuridico delle argomentazioni pro e contro la candidatura e l’eleggibilità di Donald Trump, che, a questo punto, s’interseca con quello dell’immunità dell’ex presidente. Tutti temi su cui dovrà decidere la Corte Suprema degli Stati Uniti, che, nella sua attuale composizione, ha un’impronta decisamente conservatrice
Le motivazioni della Corte del Colorado
Il voto, contrastato, della Corte del Colorado si basava su un emendamento della Costituzione, il 14°, che esclude dai pubblici uffici che si sia reso responsabile di un’insurrezione o di una rivolta contro l’autorità federale, relativamente al ruolo di Trump nella sommossa del 6 gennaio 2021, quando migliaia di suoi sostenitori, da lui aizzati, diedero l’assalto al Campidoglio per convincere il Congresso, riunito in sessione plenaria, a rovesciare l’esito delle elezioni del novembre 2020, vinte da Joe Biden.
Più moderato il Michigan
La decisione della Corte del Michigan è una vittoria per Trump. I giudici supremi hanno condiviso il parere di una corte d’appello secondo cui l’ex presidente può restare in lizza nonostante vi siano dubbi sulla sua eleggibilità per il suo ruolo nei tentativi di rovesciare l’esito del voto del 2020.
Cosa succede ora in Colorado
Il Partito repubblicano del Colorado ha intanto annunciato di aver chiesto alla Corte Suprema federale di annullare la sentenza senza precedenti del massimo tribunale statale che ha escluso Donald Trump dalle primarie per il 2024. Lo riporta la Cnn. Questo vuol dire che l’attuazione della decisione della Corte Suprema del Colorado sarà estesa fino quando quella nazionale non si esprimerà. Il che potrebbe teoricamente avvenire dopo che le primarie in Colorado si saranno svolte, nel ‘Super Martedì’ delle primarie di Usa 2024, il 5 marzo.
Biden cambia strategia sull’Ucraina
In difficoltà per ottenere dal Congresso fondi per l’Ucraina, l’Amministrazione Biden, secondo Politico, sta cambiando strategia: l’obiettivo di Kiev non dovrebbe più essere ricacciare la Russia fuori dalle proprie frontiere, ma migliorare la posizione sul terreno in vista di negoziati che mettano fine al conflitto. Negoziati che potrebbero comportare la cessione di parte dell’Ucraina alla Russia. Consiglieri statunitensi ed europei starebbero architettando, d’intesa con gli ucraini, il ripiegamento delle forze di Kiev su posizioni di difesa più solide.
L’Amministrazione Biden sta anche lavorando per rilanciare l’industria della difesa ucraina, in modo che sia capace di produrre le armi di cui Kiev ha bisogno. Le due mosse suonano cambio di rotta rispetto alle posizioni tenute negli ultimi venti mesi, ma non è affatto chiaro che impatto potrebbero avere sul piano elettorale.
Il giallo (presto risolto) di Melania assente dalla foto di Natale
Come riporta l’Ansa, Melania Trump non ha trascorso il Natale col marito per stare accanto alla madre malata. Lo hanno detto alla Fox fonti vicine all’ex first lady, chiarendo così il motivo dell’assenza dalle foto di famiglia pubblicate sui social. «Melania è sempre stata devota alla sua famiglia. Non dovrebbe sorprendere che abbia scelto di trascorrere questo Natale con la madre malata», riferiscono le fonti. Le foto della famiglia Trump al gran completo, ma senza l’ex first lady, avevano subito suscitato scalpore: molti sul web si erano chiesti dove fosse Melania e si ci fossero problemi con Donald.