Lavoro

Empowerment femminile, l’asso nella manica per la ripartenza del Paese

08
Marzo 2021
Di Redazione

In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne le Presidenti di W20 e G20 Empower prendono carta e penna per chiedere alla Presidenza Italiana G20 di turno di guidare una road map internazionale con obiettivi chiari e misurabili per la parità di genere.

Schiacciate dai carichi di cura familiare, appesantite dai lavori domestici, vittime di una cultura patriarcale che ritiene che il successo nel lavoro sia più importante per l’uomo che per la donna, durante la pandemia le donne hanno visto peggiorare ulteriormente la loro situazione. Come lavoratrici sono in prima linea nelle scuole e negli ospedali – due terzi del personale sanitario è donna – e come madri e figlie di genitori anziani sono in prima linea nelle case, dove già prima del Covid il carico di cura pesava per il 67% su di loro. Le donne sono da un lato una soluzione alla pandemia, ma dall’altro stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi, che sul piano economico sta mietendo vittime soprattutto nel settore dei servizi e delle occupazioni meno garantite, dove le donne sono più numerose degli uomini.

I dati parlano chiaro: dei 444mila posti di lavoro persi nel 2020, 312mila sono femminili (fonte: ISTAT). Una donna su due ha visto peggiorare la propria situazione economica, mentre una su due lavoratrici teme di perdere il lavoro. Tra le disoccupate una donna su 4 dichiara che a causa del Covid ha rinunciato a cercare una nuova occupazione (fonte: IPSOS). Lo smart working, anche se sarebbe più opportuno chiamarlo lavoro da casa, inizialmente accolto positivamente si é presto trasformato in extreme working e 1 donna su 3 ha lavorato più di prima (ricerca #IOLAVORODACASA – Valore D).

“Siamo difronte a un bivio, ma al tempo stesso abbiamo una grande occasione – dichiara Linda Laura Sabbadini, Chair del W20 – il nostro Paese può contare sui fondi del Recovery Fund, messi a disposizione dall’Unione Europea e deve scegliere come spendere questo denaro. Le priorità sono i servizi che liberano le donne dai carichi sociali. Si deve investire sui nidi pubblici e sul tempo pieno delle scuole, in strutture e servizi di qualità per anziani e disabili. L’Italia investe in assistenza meno della metà della Germania, e in gran parte è a causa del fatto che quel lavoro è gratuitamente a carico delle donne. Dobbiamo favorire l’imprenditoria femminile attraverso un maggiore accesso al credito e la formazione, per accompagnare le imprese, spesso di piccole dimensioni, nel loro primo anno di vita; l’avvicinamento delle ragazze alle materie Stem. Per verificare che effettivamente le risorse vadano alle donne, dobbiamo valutare e monitorare l’impatto di genere di ogni singolo progetto su cui si investono i soldi. Mi aspetto che sia costruita una governance adeguata per gestire questi investimenti equamente composta da uomini e donne e un’attenzione fortissima alle governance locali, che spenderanno questa pioggia di soldi”.

“La situazione che abbiamo di fronte agli occhi è spaventosa. In dodici mesi, in Italia e nel mondo, siamo tornati indietro sul tema della parità dei diritti, bruciando i progressi fatti”, commenta Paola Mascaro Presidente Valore D e Chair G20 Empower, iniziativa finalizzata alla promozione della leadership femminile con il supporto del Dipartimento per le pari opportunità. “Quest’anno l’Italia ha la Presidenza del G20, una grande opportunità per far si che il tema dell’eguaglianza di genere, come già condiviso con la Ministra per le pari opportunità e la famiglia Bonetti, attraverso il percorso istituzionale che verrà promosso, diventi una priorità e venga affrontato con misure concrete che accelerino il cambiamento e la transizione verso una maggiore inclusione e valorizzazione dei talenti femminili nel mondo. Non si tratta solo di giustizia: raggiungere la parità di genere è un volano per l’economia. Una recente ricerca di McKinsey evidenzia che se tutti i Paesi la raggiungessero si avrebbe una crescita del GDP pari a 12 trilioni di dollari”, conclude Mascaro.

“L’Italia quest’anno ha per prima volta la presidenza del G20, il vertice dei capi di Stato e di governo delle principali economie mondiali, puntiamo a convincere i capi di Stato e di Governo di quanto, oggi più che mai, siano strategiche le raccomandazioni che presenteremo. La crisi della cura è stata una crisi mondiale, che ha penalizzato le donne ovunque, seppure in diversa misura. Le donne sono la metà del mondo e, se la metà del mondo non va avanti, neanche il mondo lo fa. Quest’anno abbiamo un’opportunità cruciale: sotto la presidenza italiana, il G20 dovrà costruire una road map sull’empowerment femminile, indicando tutti gli obiettivi da perseguire in direzione della gender equality. Insieme lavoreremo perchè questa venga costruita con obiettivi chiari, quantificabili e misurabili e con verifiche degli avanzamenti. In questo modo potrebbe rappresentare una svolta epocale” concludono Paola Mascaro e Linda Laura Sabbadini.

 

 

Redazione

 

 

Photo Credits: Partito Democratico

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