Il 2020 sarà ricordato anche e per fortuna per il boom del food tech. Lo rende noto il Report di Talent Garden "The state of global Foodtech report", che ha evidenziato numeri in crescita per tutto il comparto. Tra le App di maggior successo c'è Feat Food, che aiuta l'utente a gestire una dieta sana e personalizzata. Nel 2020 la App ha acquisito 2mila nuovi clienti (+240%), il fatturato è triplicato rispetto al 2019 ed è la terza italiana nella classifica di Talent Garden tra le 500 migliori startup food tech al mondo entrate a far parte della FoodTech 500. In 10 anni il tasso di crescita annuo del food tech è stato del 42%, con oltre 5.300 nuove imprese e 65 miliardi di euro di investimenti.
L'universo al suo interno è molto variegato e spazia dall'agricoltura al delivery. Un ambito quest'ultimo che ha registrato le performance più alte nel funding, raccogliendo investimenti per 31,5 miliardi di euro (il 48% dell'intero settore foodtech). Nata nel 2015 a Lecce da un'idea di Andrea Lippolis e trasferitasi a Milano l'anno successivo dove oggi conta due laboratori di produzione attivi e uno in costruzione, Feat Food ha messo a punto un sistema che fornisce agli utenti che utilizzano la sua piattaforma digitale una dieta modellata su misura alle caratteristiche fisiche dell'utente e agli obiettivi di forma prefissati. Lo speciale chef che studia i menù di Feat food è l'intelligenza artificiale: così, mentre gli algoritmi di machine learning, che diventano più precisi con l'aggiornamento costante dei dati inseriti nel sistema, preparano le combinazioni di alimenti sani con le giuste grammature, la brigata di cuochi in cucina assembla i piatti nelle box che vengono poi consegnati in tutta Italia entro 24-48 ore, conservandosi fino a 10 giorni. Nel 2020 Feat food ha consegnato a domicilio in Italia 50mila pasti, per un totale di 200mila nei suoi primi 6 anni di vita.
"Nel 2020 determinante è stato il nostro ecommerce, dato che gli altri canali come la distribuzione negli smart fridge all'interno di palestre e aziende o il nostro punto vendita a Milano, non hanno potuto lavorare a pieno regime. L'ecommerce nel 2020 ha quindi determinato il 100% del fatturato e sarà il canale trainante nel 2021, anche se stiamo cercando di ampliare il nostro bacino di utenti non solo al fitness ma anche al wellness. A fine 2020 abbiamo infatti acquisito la startup Diet To Go proprio con l'obiettivo di scalare il mercato sia online che offline, aprendoci anche alla GDO – spiega Andrea Lippolis, fondatore e CEO di Feat food – Feat food fa parte della nicchia del meal planning market che si inserisce nel mercato dei servizi di meal kit delivery, sempre più utilizzati soprattutto dai Millenials e dalla generazione Z che apprezzano il cibo homemade: i piatti o tutto l'occorrente per cucinare arrivano già pronti nelle giuste quantità, senza dover fare una spesa ad hoc e, sicuramente, una cena del genere è più economica di una al ristorante. A questi aspetti, Feat food aggiunge gli ingredienti sani e bilanciati, semplificando la vita di chi desidera seguire una dieta personalizzata per un certo lasso di tempo". I membri del team di Feat food sono quasi raddoppiati nel 2020, diventando 21 e si sono già aperte nuove posizioni: "presto saremo 25 – continua Andrea Lippolis – Le sfide per il 2021 sono molte e vogliamo essere pronti per affrontarle al meglio. Stiamo facendo tutte le valutazioni opportune per sbarcare anche Oltremanica ed esportare il nostro servizio di meal kit nel mercato anglosassone che, da una prima analisi, appare il più maturo ad accogliere il nostro modello".
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