Cultura

Pietrangelo Buttafuoco nuovo presidente della Biennale di Venezia

26
Ottobre 2023
Di Giampiero Cinelli

Il ministro della Cultura Gennaro Sanguiliano ha designato Pietrangelo Buttafuoco come presidente della Fondazione La Biennale di Venezia. La proposta di nomina è stata inviata a Camera e Senato e ora le commissioni Cultura dei due rami del Parlamento dovranno esprimere il proprio parere entro il 14
novembre. Buttafuoco prenderà il posto di Roberto Cicutto, chiamato a dirigere La Biennale nel gennaio 2020 dall’allora ministro Dario Franceschini. Buttafuoco si occuperà della Mostra e delle esposizioni biennali.

Giornalista, scrittore e autore teatrale, laureato in Filosofia, Buttafuoco (nato a Catania nel 1963) è stato redattore del Secolo d’Italia e ha collaborato con L’Italia Settimanale, di cui è stato direttore nel 1996, Il Giornale, Il Foglio, Panorama e La Repubblica. Dal 2007 al 2012 è stato presidente del Teatro Stabile di Catania. Autore di numerosi saggi e romanzi, l’ultimo libro scritto da Buttafuoco è “Beato lui. Panegirico dell’arcitaliano Silvio Berlusconi”.

«Con la designazione da parte del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, di Pietrangelo Buttafuoco come presidente della Fondazione La Biennale di Venezia è stato infranto un altro tetto di cristallo». Lo ha detto Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario dei senatori di Fratelli d’Italia, facendo trasparire una venatura politica nel suo commento.

Non si può negare infatti che anche questa mossa si collochi nel quadro di una dialettica politica che si gioca anche, nondimeno, sul versante della cultura. Qualsiasi frangia della società aspira all'”egemonia culturale”, concetto affermato da Antonio Gramsci, che è condizione probabilmente basilare affinché un’azione politica organica si sviluppi. Diversificare le figure di spicco nei settori chiave della comunità è un proposito che l’attuale maggioranza pare stia seguendo, si pensi ad esempio ai vertici Rai, ma sarebbe sbagliato identificare Buttafuoco come una figura partitica. Sebbene sia noto il suo passato impegno nel Msi e in An, è stato sempre attivo nell’ambiente culturale e mediatico secondo posture chiaramente indipendenti. Ne è un esempio la sua variegata esperienza giornalistica.

«Mi confronterò con lui su come sviluppare ulteriormente le attività della Fondazione La Biennale». Così il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro dopo aver appreso dal ministro della nomina del nuovo presidente della Fondazione La Biennale. «Con il presidente Roberto Cicutto – ha aggiunto Brugnaro – proseguiremo fino a marzo 2024 il lavoro per garantire a La Biennale e alle sue prestigiose attività un livello internazionale di eccellenza. Un impegno che ci ha visto sempre collaborare e sviluppare importanti progetti che hanno contribuito a fare di Venezia, nell’accezione metropolitana, un luogo proiettato verso il futuro, con particolare attenzione alle giovani generazioni. Ci sarà l’occasione per ringraziarlo pubblicamente per l’energia e la passione profusa».

Attraverso la Fondazione La Biennale, a Venezia vengono realizzate rilevanti iniziative nel campo del cinema, dell’arte, del teatro, della musica, della danza, dell’architettura. Pur esistendo sensibilità diverse, non è obiettivo dei principali attori mettere in atto un conflitto. Come è chiaro a Buttafuoco, ne sono consapevoli anche i rappresentanti di una parte politica a lui non familiare. Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, ha dichiarato: «La Biennale è una istituzione che gode di prestigio ed autorevolezza in tutto il mondo grazie alla gestione sempre equilibrata dei suoi presidenti. Auguri a Pietrangelo Buttafuoco, designato dal ministro della Cultura, che sicuramente opererà nel solco dei suoi predecessori».

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