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21
Ottobre 2023
Di Redazione

“Everything in the world is about sex — except sex. Sex is about power era il fortunato claim di una bellissima serie tv, House of Cards (perlomeno fino a che c’era Kevin Spacey, ma non dilunghiamoci).
Frase di difficile attribuzione – c’è chi dice Oscar Wilde, chi Sigmund Freud – ma comunque perfetta per sottolineare quanto accaduto al mattino presto di oggi, quando la Presidente del Consiglio ha lasciato il suo compagno a social unificati. O meglio, tutti tranne LinkedIn perché effettivamente la notizia era poco da business community.  

Fatto sta che quanto deciso e comunicato dalla Premier ha rapidamente scalato qualsiasi gerarchia delle notizie, posizionandosi in testa a tutti gli organi di informazione e trovando ampio spazio sulle testate internazionali. 

Delle motivazioni non ne vogliamo neanche minimamente parlare. 

Non si può che prendere atto e presumere che fossero solidissime. 

Quello che più interessa è il risvolto politico, il power di cui sopra. 

La Presidente del Consiglio ha fatto una scelta e ha deciso di comunicarla in maniera netta.  

Non si è affidata ai corifei per far trapelare distacco o malumore, non ha pilotato retroscena per comunicare al mondo l’eventuale separazione. 

Soprattutto, non ha lasciato spazio alle voci, ai retroscena e a tutte quelle analisi che avrebbero voluto legare i comportamenti del suo compagno ai suoi, in una sorta di “osmosi delle idee” per la quale Lei avrebbe dovuto rispondere di quanto detto da Lui. 

Abbiamo letto articoli francamente insopportabili, dei concentrati di finta solidarietà intrisi di una vicinanza tanto viscida quanto fasulla. Articoli che ci volevano quasi convincere che la linea politica del Governo fosse dettata dalle battute di un giornalista, piuttosto che dalle idee di un Presidente eletto democraticamente. Un’altra ottima prova di chi guida il dibattito pubblico. 

Era già stato uno stillicidio nei mesi scorsi, sarebbe diventata una cascata nelle settimane a venire. Un continuo di commenti, allusioni e rinfacciamenti che si sarebbe aggiunto alle varie casistiche di “oppio dei popoli” che abbiamo già accuratamente evitato di commentare. 

E tutto questo senza tenere conto di ulteriori voci, foto, video e interviste che sarebbero potute emergere. 

La decisione di oggi mette fine alle chiacchiere e prova a riportare l’attenzione sul Governo in un’ottica di serietà proporzionata alla delicatezza del momento che stiamo vivendo sullo scenario internazionale.