Politica
Le “attività sportive”entrano in Costituzione, giornata storica
Di Alessandro Cozza
“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”, così – da oggi – si conclude l’articolo 33 della Costituzione italiana. Questo pomeriggio alla Camera, infatti, ha terminato il suo iter di approvazione la proposta di legge costituzionale che è stata approvata all’unanimità. Una giornata storica, un passaggio dall’alto valore non solo simbolico ma soprattutto pratico.
Sì perché la scelta di inserire questa specifica dicitura non è casuale, ma è frutto della volontà di voler abbinare il termine “attività sportive” a quello del “benessere psicofisico”. Non è stata scelta la parola “sport”, che nasconde dietro di se una accezione di confronto e rivalità con l’avversario, ma di “attività” proprio per sottolineare la priorità verso il ruolo sociale di questa sfera della nostra quotidianità. La Costituzione, da adesso, ricorderà al Parlamento che occorrono politiche pubbliche per rendere davvero lo sport per tutti, ovunque, al Sud specialmente, e meno costoso. Ovunque, anche nelle carceri che hanno la rieducazione come obiettivo principale. Così come indispensabile che la legge sul lavoro sportivo venga applicata davvero, e non rimanga una nobile lettera morta perché il volontariato è splendido, ma non può essere eterno, così come chi opera nello sport non può essere per lo più considerato un lavoratore occasionale.
“Da un lato sarà necessario promuovere questa riforma e dall’altro dovremo saperla interpretare e attuare, oltre che nobilitare. Non basta una norma in costituzione anche se è un passo molto importante, ma sarà fondamentale farla vivere nelle scelte di carattere politico e di governo, nazionale e sul territorio”, così ha commentato il voto parlamentare il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Tutti i gruppi parlamentari e i diversi schieramenti politici si sono ritrovati nel sostenere la modifica. Ora si tratta però di riempire questa novità di contenuti. In particolare, di risorse. Lo sbarco dell’attività sportiva nella Costituzione dovrà essere supportato da scelte coraggiose in termini per esempio di presenza della materia nella scuola, non solo nell’educazione fisica ma anche dello studio della storia e della cultura dello sport. Per non parlare della necessità di investimenti pubblici nel settore che, è l’esempio più recente, ha ricevuto dal Pnrr solo lo 0,5 per cento degli stanziamenti.
Che il lavoro sia stato bipartisan e fortemente voluto da tutti gli schieramenti politici emerge chiaramente dalle dichiarazioni post voto che elogiano tutti l’importanza di questo voto. “L’inserimento dello Sport nella Costituzione è il riconoscimento del fondamentale ruolo che svolge nella società di oggi. Si ottiene il giusto risalto perché lo Sport come palestra di vita rappresenta la migliore alternativa alla strada, alla droga e non solo. Inoltre, si potrà e si dovrà consentire una maggiore diffusione delle strutture e delle iniziative promozionali soprattutto nelle periferie e in quei territori dimenticati e trascurati dove per i ragazzi non ci sono spazi” commenta da FdI Marco Perissa, Segretario della commissione Cultura e Sport della Camera. Dall’opposizione è Mauro Berruto, ex ct della nazionale di volley oggi deputato del Pd e co-relatore del provvedimento: “Come potrà, da domani, la Repubblica non aiutare le famiglie che vogliono adempiere al loro dovere educativo, ma non riescono a sostenere la spesa per iscrivere i propri figli a un’attività sportiva? Ci abbiamo messo un po’ di tempo, ma ci siamo riusciti. È il giorno in cui la Repubblica riconosce nella sua carta più alta il valore che avete generato per il nostro Paese. E da domani in questa Aula sarà un obbligo immaginare politiche pubbliche che dovranno prendersi cura dello sport. È un vero e proprio cambio di paradigma. È una vita intera che aspetto di pronunciare questa frase, perché oggi, nel nostro Paese, nasce il diritto allo sport”.
La forza dello sport è unire grazie a valori universali. Adesso deve dare alle istituzioni quella forza necessaria a trasformare le intenzioni in fatti concreti. Partire dalle scuole, investire nelle strutture e coltivare giovani talenti. La strada è tracciata, ora ci si deve impegnare per perseguirla.