Politica
Crisi di governo in Senato: interventi più interessanti del pomeriggio
Di Redazione
Dopo gli interventi della mattina (la cui selezione trovate qui)The Watcher Post ha selezionato per voi alcuni dei numerosi interventi dei Senatori del pomeriggio di oggi. La votazione finale sulla fiducia al governo è attesa per la tarda serata di oggi.
Matteo Renzi (Italia Viva): "Onorevoli colleghi questo luogo esige e merita rispetto e la sua valutazione impone a noi di Italia Viva e a me di dire che cosa ha portato ciascuno di noi in questi mesi il proprio cammino da quello del Governo. Noi pensiamo che il suo governo non sia quello migliore del mondo, pensiamo che per la tragedia ci sia bisogno di un governo più forte. Pensiamo che davanti alla tragedia possa bastare la narrazione politica de “gli altri Paesi ci copiano siamo un modello”. Crisi economica, siamo messi peggio di tutti per la caduta del Pil (-10%) abbiamo dunque un record negativo, crisi sanitaria personale straordinario ma con il peggior rapporto popolazione e decessi per Covid. Occorre investire di più in sanità. Abbiamo record negativo per crisi scolastica e quando l’ho fatto presente mi è stato detto “questo non è il momento” e questi sono macigni che non sono rientrati nel suo discorso. Noi non abbiamo chiesto a lei di essere accontentati con qualche posto, lei ha scelto un arrocco istituzionale dannoso per le istituzioni. I cittadini non capisco e neanche io, sono mesi che le stiamo chiedendo una svolta. Signor Presidente non faccia torto alla sua intelligenza sono mesi che vi chiediamo di cambiare, forse siamo stati troppo pazienti, c’è bisogno di dirsi le cose in faccia. Questo non è un momento di aprire una crisi ma bisogna guardarsi dentro perché ora o mai più, chi si dice che non si può parlare di politica in una crisi nega la democrazia. Ora o mai più perché mentre discutevamo Macron e Merkel firmavano un accordo con la Cina, perché la Brexit ora gioca la sua sfida, perché è l’anno del G20, perché adesso vanno mandati i ragazzi di nuovo a scuola, per l’economia, per i ragazzi che pagheranno il conto di questa crisi, per il Mes, o lo facciamo ora o non tornerà mai più. Questi temi sono temi politici ma di questo abbiamo discusso fino ad oggi. Di questi temi vorremmo parlare con lei, del turismo! Ci si sta preparando a un rimbalzo enorme del turismo perché quando i vaccini consentiranno il ritorno alla normalità ci sarà un ritorno al turismo. Chi perde oggi? Conte? Renzi? Io? Noi? Tutti? Cioè l’Italia, che perde una grande occasione, le poltrone passano le opportunità non passano mai più, facciamo un passo in più verso il futuro. Io capisco che lei arrivi alla politica con un carico non indifferente ma senza gavetta di vittorie e sconfitte. Si preoccupa di più di piazzare qualcuno al posto giusto, non è in ballo il destino personale ma il futuro del Paese, capisco che facciate fatica ad accettarlo ma quando due donne si dimettono da due Ministeri, che nella storia repubblicana non succede dal 1990, e quando questo diventa oggetto di ironia allora è preoccupante. Lei rappresenta l’Italia dobbiamo avere un atteggiamento diverso, lei non può cambiare idea per mantenere la poltrona e racconti che c’è uno spazio per tutti noi. Ho sentito leader dire che la popolarità impedisce di parlare, se hai bassa popolarità non puoi portare idee e non hai il consenso?! Non sono i sondaggi a governare un Paese. Tre cose: la prima lei ha scelto una strategia a fronte di una nostra richiesta lei ha scelto di arroccarsi, lei utilizza la comunicazione istituzionale per attaccare gli avversari e gioca la carta dell’attacco sull’altro per la responsabilità. La seconda se volete delle risposte per gli italiani allora fate presto. La terza se ve ne andate perderete tutto ci hanno detto, si e lo facciamo guardandovi negli occhi perché l’obiettivo non è la poltrona. Quando si fa politica si può anche rinunciare ad una poltrona ma non ad una idea".
Maurizio Gasparri (Forza Italia): "Conte I era per il sovranismo, Conte II morte al sovranismo, dica a Biden piuttosto di lasciare un po' di vaccini per l’Europa. Arlecchino fu servitore di due padroni, dice di avere un chiaro progetto, quale? Non ci sono ristori adeguati e poi parla di forte contenuto ideale. La legge di stabilità ce l’avete fatta esaminare in un giorno, FI fa parte del PPE e rivendica l’azione quindi che si diano soldi. Gentiloni ha bocciato il programma su Recovery, state in ginocchio davanti alla Cina che fa concorrenza sleale. Ha scoperto i cattolici ma cosa ha fatto per la famiglia?! Avete ripristinato Genitore 1 e Genitore 2. Avete abusato di decreti, dpcm, voti di fiducia eravate per il vincolo di mandato, quelli che rincorrete sono i palazzinari che non hanno la licenza edilizia. Solidarietà alle maestranze della piattaforma Russeau, usata per giudicare i voti e ora è in sciopero, avete cancellato la democrazia per stare qui dentro. 'L’arte di arrangiarsi' non lo vedevo da tempo, Sordi era grande attore e faceva ridere lei fa piangere e per questo voteremo no".
Massimiliano Romeo (Lega): "Una premessa, pensiamo che ci sia una distanza tra Paese reale con gente che non ce la fa più e dall’altra parte il palazzo che conserva il potere per il potere. Abbiamo visto tentativi di convincere parlamentari, in ogni suo discorso usa sempre le stesse parole. Ma lei dove vive?! Presidente le riforme sono fondamentali per uscire dalla pandemia. Se non le fate l’Europa i soldi non ce li da, non basta un documento scritto perché ci sono condizionalità, com’è possibile che riesca a fare quelle riforme che non è riuscito a fare in un anno e mezzo?! Il Paese ha bisogno di una guida forte, ci vuole un Governo saldo. Rassegni le sue dimissioni sarebbe un atto politico grave non abbandonare senza maggioranza, bisogna capire se c’è un’alternativa ad un altro Presidente del Consiglio. Se il problema prima era Salvini e oggi Renzi, non è che il problema è lei?! Io se penso alla politica penso agli ideali senza l’occorrenza di doverli cambiare".
Roberta Pinotti (PD): "Perché la politica non si impegna a portare fuori da questa crisi?! Nel nostro Paese c’è sconcerto e l’ho vissuto anche io, a che cosa è servita?! E’ da novembre che diciamo che occorre un rilancio del governo per migliorare, tutti i partiti hanno lavorato al Recovery Plan e a detta di tutti il documento è migliorato, quindi perché una crisi?! Occorre una prospettiva politica un patto coeso e forte e all’altezza della gravitas che il nostro Paese sta vivendo, noi non comprendiamo questa crisi, si lavora per costruire non per distruggere. Voteremo la fiducia perché l’Italia è uno dei Paesi protagonisti dell’Europa, siamo un Paese fondatore, pensiamo davvero che avremmo ottenuto risorse e credito con un governo sovranista e inoltre abbiamo affrontato una crisi che mai nessun governo ha affrontato. Ha fatto errori certo, ma ci ha messo il suo. Qualcuno può imputare il numero dei morti all’incapacità del governo?! Io credo che il governo si è comportato con dignità ed onore. Con il rinnovo della fiducia le chiediamo di andare avanti con una nuova ripartenza e con una maggioranza forte e coesa. Noi abbiamo bisogno di scriverci quei diritti sociali che sono fondamentali per la ripartenza, i primi provvedimenti di Biden danno un segnale di cambio con un multilateralismo che è un segno distintivo italiano, che non crede solo all’egoismo ma che crede nel dialogo. Una richiesta che faccio a tutti c’è bisogno che le cose che diciamo ricadano sulla vita delle persone. C’è un tempo per nascere e per morire un tempo per piantare un tempo per sradicare un tempo per demolire e un tempo per costruire questo deve essere il tempo dei costruttori".
Gianluca Perilli (M5S): "I Problemi non sono i due Matteo? Direi di sì, questa crisi è improvvisa ed è stata provocata in maniera sconsiderata e spregiudicata, l’imbarazzo è di fronte al Paese e agli altri Paesi. Ma non è stata improvvisa, perché chi l’ha fatta è stata parallela, un avvelenamento a rilascio lento. Conte doveva essere eliminato e questa è la parola d’ordine che è circolata nei comparti di interesse in concomitanza con l’attuazione del Recovery Fund, questa è la spiegazione da dare al Paese. Ha fatto bene a riferirsi a un clima “spinta di ideali” perché questo intento non era presente in tutti. Io spero che in questi mesi chi ha aderito abbia compreso l’insicurezza di chi li stava guidando. Quello che è avvenuto non si può cancellare e come è avvenuto è sotto gli occhi di tutti e anche il proposito ultimo visto che è stato fatto tutto in maniera incongruente. Se qualcuno la vuole fare fuori noi andiamo avanti e la difendiamo. Fa bene a richiamare le responsabilità, questa non è l’ora delle prediche perché il M5S non ha mai cambiato atteggiamento dal 2018 con lo stesso programma ampliato, noi rimaniamo sui nostri programmi, non li cambiamo per le persone. Questo richiamo alla funzione politica è il miglior modo per raggiungere questo obiettivo. Noi non possiamo permettere che si faccia del gioco d’azzardo sul nostro Paese".
Gian Marco Centinaio (Lega): "Ci deve togliere un dubbio, lei ha deciso di fare anche il ministro dell’Agricoltura che cuba il 25% del Pil del nostro Paese, lo farà a tempo pieno?! Siamo senza parole perché buona parte l’ha passata a parlare di legge elettorale abbiamo paura che ci possa levare la prerogativa di lavorare. Vogliamo evitare che lei prenda ad esempio da Paesi come Cina e Venezuela. Parli delle cose che sono di sua competenza. Lei è un premier per tutte le stagioni, lei detiene il record del trasformismo nemmeno Crispi e De Pretis sono riusciti a fare tanto. Il problema è che questo record lo porta avanti con un motto 'Francia o Spagna purchè se magna'. Signori dovete andare a casa perché il vostro tempo è finito! Perché siete ancora lì?! Perché la realtà non era l’aumento dell’iva, perché non bisognava dare il potere ai cattivoni della Lega che lo avrebbero preso con i voti. Ma avete preferito darli a Conte, ci abbiamo messo un anno e quattro mesi per renderci conto di chi fosse Conte, Italia Viva ha impiegato un mese in più. Costruttori o traditori?! E lo dico con tutto il rispetto di chi sta seduto in questo Parlamento e le maggioranze si fanno in Parlamento. Avete fallito su tutto anche sulla comunicazione. Arcuri ha fatto più danni di lei e ce ne vuole. Sa perché non ci fidiamo di lei?! Perché lei ha promesso che nessuno sarebbe rimasto indietro e lo ha promesso al Paese. E per quelle persone che le dico vada a casa!".
Nicolò Marcon
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