Passerà alla storia come uno degli obiettivi raggiunti nel 2020. E' Brexit, l'accordo negoziale tra l'Unione europea e Regno Unito per un'uscita (morbida) di Londra dall'UE. Un accordo che significa preservare 400 miliardi di euro all'anno di scambi commerciali tra le due realtà Occidentali. Per Londra è un accordo strategico importantissimo: dall'Isola viaggia verso il Vecchio Continente ogni anno il 47% dell'export britannico. Per l'Unione europea è molto di più la dimostrazione che quando negozia unita ottiene degli straordinari risultati. Perché l'export Continentale verso l'Isola rappresenta solo l'8% del totale dell'export europeo.
Fonti di entrambe le parti danno ormai l'accordo per fatto. Ci si è messi d'accordo anche su un dettaglio storicamente importante per la Gran Bretagna: le sue acque territoriali. Dietro la ragione sebbene molto importante per Londra della pesca da condividere con i pescherecci europei, c'è anche una ragione strategica cruciale: la difesa dell'Isola.
La data di scadenza della confezione Brexit era il 31 dicembre 2020. Ma molteplici fonti confermano che Londra e Bruxelles riusciranno stavolta a digerire il boccone in tempo. Resta da capire, e ce lo diranno Boris Johnson e Ursula Von der Leyen nelle rispettive conferenze stampa, per quanti anni sarà valido il periodo transitorio durante il quale introdurre le modifiche all'attuale regolamentazione. Vale la pena ricordare che Londra aveva chiesto tre anni, mentre l'UE 10 anni.
Buon Natale con Brexit.
Paolo Bozzacchi
photo credits: Society of European Journalists