Walking in the Bubble

Esposizioni al Quirinale

23
Giugno 2023
Di Gianfranco Ferroni

Una cascata di monete romane: al Quirinale sono esposte per la prima volta al pubblico tra le straordinarie scoperte effettuate nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Assi e sesterzi, innanzitutto, da una parte visibili singolarmente, e poi accumulate, dall’altra parte, come se fosse il tesoro di Paperon de’ Paperoni.

“Gli Dei ritornano”, questo il titolo dell’esposizione presentata nella mattina di giovedì 22 giugno da Giovanni Grasso consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica, Massimo Osanna direttore generale Musei, Luigi La Rocca, direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, e Jacopo Tabolli professore di Etruscologia dell’Università per Stranieri di Siena, una mostra che vanta la sponsorizzazione tecnica di Intesa Sanpaolo.

«Qui matrici e iscrizioni diverse, in etrusco e in latino raccontano di un universo accogliente dove multiculturalismo e plurilinguismo erano cifra costitutiva di questo luogo sacro», spiega Osanna. La mostra si snoda come un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio delle acque calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi. A partire dall’età del bronzo fino all’età imperiale, la grande tradizione di produzioni in bronzo di quest’area dell’Etruria è presentata come una spirale del tempo e dello spazio: come l’acqua calda delle sorgenti termali si fa vortice e diviene travertino, così il visitatore scopre come le offerte in bronzo incontrino l’acqua non solo a San Casciano ma in una moltitudine di luoghi sacri del territorio.

Oltre 20 statue e statuette, le già citate migliaia di monete in bronzo e ex-voto anatomici raccontano una storia di devozione, di culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda ha permesso anche di tramandare lunghe iscrizioni in etrusco e latino che raccontano delle genti che frequentavano il luogo sacro, delle divinità invocate e della compresenza di Etruschi e Romani attorno all’acqua calda.

Nel pomeriggio, inaugurazione con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Apertura al pubblico dal 23 giugno al 25 luglio, quindi dal 2 settembre al 29 ottobre. Ma dove finiranno in futuro questi tesori? Lunedì 19 giugno al Ministero della Cultura di Roma è stato firmato il rogito del Palazzo dell’Arcipretura di San Casciano dei Bagni, acquistato dallo Stato per destinarlo a sede del museo che ospiterà i bronzi e gli altri reperti provenienti dallo scavo del Bagno grande e dalle ricognizioni archeologiche del territorio.

Nell’accordo di valorizzazione sono previsti l’esecuzione di ricerche e scavi nella zona delle acque termali, la costituzione di un’area archeologica, del museo e di un hub internazionale di ricerca. Il progetto rientra nel programma strategico dell’Accordo triennale per la valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico di San Casciano dei Bagni sottoscritto nel febbraio 2022 dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana, dal Comune di San Casciano dei Bagni e dall’Università per stranieri di Siena. Il museo si chiamerà Museo Archeologico Nazionale della Val d’Orcia e diventerà un luogo di riferimento per la conservazione, tutela, esposizione e valorizzazione dei ritrovamenti.

«Un momento importante che segna il passaggio non solo di un bene di proprietà dalla Chiesa allo Stato ma soprattutto di un bene che potrà diventare di fruizione pubblica e di questo non possiamo che rallegrarcene», ha detto il cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, “sarà una valorizzazione del territorio e sicuramente un’attrazione per tantissime persone che verranno ad incontrare e conoscere la bellezza di questi reperti”.