Esteri

Expo 2030, Roma ci crede

21
Giugno 2023
Di Giampiero Cinelli

Si gioca il tutto per tutto a Parigi per cercare di convincere il Bureau International des Expositions (Bie) ad assegnare la sede per Expo 2030. L’Italia si è presentata con una delegazione guidata in testa dalla premier Giorgia Meloni, il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l’ambasciatore, nonché direttore dell’Ispi, Giampiero Massolo. Questa è la penultima assemblea prima del voto di novembre che deciderà la città prescelta per l’Expo 2030.

Intanto In Senato, su iniziativa dei membri dell’Intergruppo parlamentari per Roma 2030, è stata predisposta una mozione che reca la firma di un rappresentante per ciascuno dei gruppi politici presenti in Senato, sia di maggioranza che di opposizione. La mozione è stata ideata in occasione dell’incontro di una delegazione dell’Intergruppo con il bureau durante la sua recente visita a Roma e propone al governo di proseguire nel sostegno alla candidatura di Roma e di mettere in campo un tavolo permanente con tutti gli attori coinvolti al fine di garantire il sostegno attivo del Parlamento.

I firmatari della mozione (che sarà poi aperta alla sottoscrizione di tutti i senatori che lo vorranno, prima della calendarizzazione in aula) sono al momento i senatori De Priamo (Fdi) e Verini (Pd) membri dell’Intergruppo Expo Roma 2030 e i senatori Calenda (Terzo Polo) De Cristofaro (Avs) Gasparri (Forza Italia) Guidi (cdi-NM) Maiorino (Movimento 5 stelle) Paganella (Lega) Spagnolli (Autonomie). Lo rende noto l’ufficio stampa del senatore di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo

Invece ieri Filmmaster e Ega ancora una volta si sono messe al servizio di un grande evento internazionale, ideando e producendo gli appuntamenti che si sono susseguiti a Parigi e conclusi con un grande show immersivo. La presentazione, che ha visto l’intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha avuto la partecipazione diretta, o in collegamento video, di personaggi del calibro di Russel Crowe, nel suo ruolo di “Ambasciatore di Roma”, di Carlo Ancelotti, di Samantha Cristoforetti, del progettista e designer Carlo Ratti, dell’attivista Mehret Tewolde e di di Giampaolo Silvestri esperto di cooperazione internazionale, di Giampiero Massolo presidente del Comitato e con Mia Ceran nel ruolo di Master of Ceremony.

L’evento di Gala si è tenuto nella prestigiosa sede della settecentesca Ambasciata italiana di Parigi (Hotel de la Rochefoucauld-Doudeauville), nella quale è stato possibile far rivivere ai delegati, attraverso il plastico, installazioni multimediali e bracci robotici i valori e le caratteristiche della candidatura e del masterplan. Con una full immersion nella cucina e nella musica italiana. Humanlands – together for humanity, uno spettacolo immersivo mai visto prima ha chiuso la serata, ideale prosecuzione dello show al Colosseo con i droni che aveva conquistato le prime pagine di tutto il mondo. Lo show che si è svolto nei giardini dell’Ambasciata, ha creato un mix di musica, danza ed effetti d’acqua e fontane danzanti che ha reso omaggio alla grande tradizione italiana, declinando i valori della candidatura, ispirandosi alla scultura il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto presente nel giardino.

L’acqua è così divenuta un simbolo di vita e connessione, che ha preso vita grazie all’intervento di Gaia, una ragazzina di Roma che sarà una giovane donna nel 2030, con la partecipazione di Dardust, musicista e produttore di fama mondiale che ha curato l’intera colonna sonora, e di Elisa, cantante, da sempre vicina alla difesa dell’ambiente.

Giorgia Meloni ha sottolineato come vari livelli istituzionali siano presenti per supportare la candidatura di Roma: «Tutta l’Italia spera in una vittoria di Roma nel 2030, anno molto particolare, strategico – ha ricordato – e mi sembra un bel segnale far tornare l’Expo a Roma in quell’anno». I due principali contendenti sono l’Arabia Saudita e la Corea del Sud, entrambi molto influenti per capacità di convogliare investimenti, per la loro capacità tecnologica e importanza diplomatica. Ma la partita è aperta.

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