Ambiente

Istat, Rapporto Sostenibilità: migliora il 42% degli indicatori. Pesa il divario Nord-Sud

20
Giugno 2023
Di Giampiero Cinelli
Il quadro completo sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.

L’Istat ha pubblicato il sesto Rapporto sullo stato di avanzamento dell’Agenda 2030 (Sviluppo Sostenibile). Ne emerge che nell’ultimo anno il 42,6% delle misure italiane legate agli obiettivi di sviluppo sostenibile è in miglioramento rispetto al target definito dall’Agenda, il 24,6% stazionario e il 32,8% segnala un peggioramento. La percentuale di misure con variazione positiva è significativamente elevata per il Goal 17 (Partnership per gli obiettivi), in cui migliorano tutte le misure che riguardano l’uso dell’Ict, eccetto la percentuale di persone che usano il web per acquistare beni o servizi, che arretra dopo i massimi raggiunti nel 2021, in concomitanza con il lockdown.

Nel complesso, negli ultimi 10 anni, quasi la metà (47,8%) delle 159 misure statistiche analizzate indica una convergenza tra le regioni, il 17,6% è stabile e il 34,6% mostra una divergenza regionale. Il divario territoriale si riduce su digitalizzazione, ricerca e sviluppo. Su energia pulita e città sostenibili, invece, più della metà delle misure considerate è caratterizzato da divergenza tra le regioni, a causa delle distanze sui territori circa la quota di consumi energetici da fonti rinnovabili, per l’intensità energetica dell’industria e per i divari dell’accesso al trasporto pubblico.

I beni forestali

Il sistema italiano delle aree protette copre il 21,7% del territorio nazionale e include, in media, il 75,9% delle 172 Aree chiave per la biodiversità del nostro Paese. La copertura delle aree protette, segnala il Rapporto, è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi dieci anni ed è proporzionalmente inferiore alla media Ue27, che invece è passata dal 18,5% del 2012 al 26% del 2021. Nel 2021, le superfici forestali certificate aumentano dello 0,8% (+18,8% dal 2011). Tuttavia, l’Italia resta tra i Paesi Ue dove la certificazione di sostenibilità è meno diffusa in relazione all’estensione delle aree forestali. La diffusione delle specie alloctone, una delle principali minacce per la biodiversità, mostra per la prima volta segnali di rallentamento: nel decennio 2012-2021 sono state individuate in media 11,5 nuove specie per anno, contro le 12,4 del decennio precedente.

L’energia

Nel Goal 7 (Energia pulita) si registrano i livelli più elevati di indicatori in peggioramento, a causa della forte ripresa dei consumi energetici post-pandemica e, al contempo, di una non altrettanto intensa crescita dei consumi da fonti rinnovabili. Anche il Goal 5 (Parità di genere) registra un’elevata quota di misure in miglioramento, legate in particolare all’aumentata presenza delle donne nelle posizioni direttive.

Il riciclo

Il riciclo si conferma un punto forte. L’Italia nel 2021 si colloca al quarto posto della graduatoria europea. Tuttavia la percentuale di riciclaggio dei rifiuti urbani (48,1%) diminuisce di 0,3 punti percentuali e la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani (64,0%) aumenta solo marginalmente (+1,0 punti percentuali). Sempre nel 2021, il tasso di utilizzo circolare dei materiali subisce una contrazione di 2,2 punti percentuali.

Nord-Sud

Le famiglie con segnali di insicurezza alimentare sono in lieve calo (da 1,7% nel 2021 a 1,3% nel 2022), ma si allarga la forbice fra il Mezzogiorno e il resto del Paese. Sono sempre di più i bambini e gli adolescenti sovrappeso: nel 2021 sono il 33,3% nella classe 3-5 anni (+2,5 punti percentuali dal 2017) e il 27% nella classe 3-17 anni.

Agricoltura, acqua e mare

Inoltre, si registra che, nel 2021, sono migliorati gli indicatori delle piccole aziende agricole, ma non si registrano progressi significativi nella riduzione di fertilizzanti e pesticidi. Le quantità distribuite per ettaro sono molto maggiori nel Nord.

Nel 2020 l’Italia si è collocata al secondo posto tra i Paesi dell’Ue per il prelievo pro capite di acqua potabile (155 metri cubi annui). L’efficienza generale delle reti idriche rimane stabile, rispetto al 2018, al 57,8%. Meno bene sul versante mare: gli stock ittici sono al limite della sostenibilità e la “transizione blu”, (Obiettivo 14) è a rischio. Nonostante ciò nel 2022, il 10,6% delle aree marine sono tutelate, in linea con il target Sdgs 14.5 e con gli obiettivi della conservazione della biodiversità (Aichi Target on Biodiversity).

Emissioni

Le emissioni di gas serra sono in forte calo nel 2020 in Italia (-10,6%) e in Europa (-10,2%), Nel 2021 tornano a salire (+6,2%), per effetto della ripresa delle attività di produzione e della mobilità. Nel 2021, le emissioni delle attività produttive aumentano più intensamente di quelle delle famiglie (+6,4 contro +5,7%)”. Nel 2021, il trasporto aereo e il trasporto ferroviario passeggeri hanno registrato aumenti di emissioni del 52,4% e del 26,1% rispetto al 2020. E sempre nel 2021, l’intensità di emissioni di CO2 sul valore aggiunto, che nel 2020 era 154,1 tonnellate per milione di euro, si è attestata a 157,9 tonnellate per milione di euro.

La situazione idrica italiana aggiornata al 2022.
Agenda 2030 per la sostenibilità, il quadro regione per regione.

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