Ambiente
PNIEC italiano sotto la lente europea
Di Luca Grieco
Efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2 sono i temi degli obiettivi nazionali da raggiungere (nel 2030) all’interno del PNIEC.
Come già scritto su The Watcher Post, si attendeva la valutazione finale Commissione europea sui Piani Nazionali Integrati di Energia e Clima degli Stati membri.
Il PNIEC, lo ricordiamo, rappresenta una sorta di roadmap per perseguire una politica energetica sulla base della sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio nazionale: è uno dei tasselli fondamentali della transizione energetica.
Nel corso dei mesi scorsi, i Piani di tutti i Paesi europei sono stati inviati alla Commissione, la quale, recentemente, si è espressa con delle specifiche relazioni.
Nel caso dell’Italia, l’organo sovranazionale ha affrontato diversi punti. Ad esempio, per quel che riguarda la sfera della decarbonizzazione si legge che “il Piano finale è ben sviluppato, stabilisce gli obiettivi (…). Tuttavia, l’analisi della dimensione della decarbonizzazione contiene alcune carenze. La mancanza di dati, comprese le ipotesi poco chiare alla base degli impatti delle politiche e delle misure, rende difficile valutare se le riduzioni delle emissioni di gas serra saranno pienamente raggiunte.”
Sul fronte delle energie rinnovabili, il nostro Paese incassa una valutazione non proprio positiva perché – nonostante si preveda che la produzione di energia rinnovabile raggiungerà quasi il 55% nel 2030 (superando ampiamente la soglia del 34,1% del 2017) – la Commissione ci fa notare come manchi la programmazione di politiche e riforme per il perseguimento degli obiettivi indicati.
Nota positiva, invece, sul versante dei trasporti. In questo caso – nonostante la quota di energie rinnovabili nel settore sia stata alzata al 22%, sempre nel 2030 – ci viene detto che l’obiettivo è impegnativo ma, allo stesso tempo, le politiche messe in campo sembrano andare nella giusta direzione.
Insomma, sul mondo dei biocarburanti avanzati e sulla nuova frontiera delle auto elettriche siamo messi bene. Qui il link al documento completo fornito da Assolombarda.