Cultura
“Play for future”, lo sport per reinserire i giovani in carcere
Di Alessandro Cozza
Bari, Napoli, Catania e Palermo, parte dal sud Italia il progetto lanciato da Fondazione Milan e Fondazione CDP, in collaborazione con il Ministero della Giustizia. “Play for the Future” si pone l’obiettivo del reinserimento sociale dei giovani introdotti nei circuiti penali attraverso percorsi di educazione sportiva e di orientamento professionale. In accordo con il Ministero della Giustizia, nelle quattro città individuate, gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) selezioneranno 60 giovani tra i 16 e i 22 anni impegnati per due stagioni in questo iter di riabilitazione sociale alternativo al carcere, ai quali sarà offerta la possibilità di incamminarsi fino a giugno 2024 su un duplice percorso.
Da una parte, quello di educazione sportiva permetterà loro di confrontarsi con i propri coetanei, gestire insieme gli spazi di gioco, imparare valori come il rispetto dell’altro, la condivisione, l’altruismo e il lavoro di squadra. Tutte le attività saranno coordinate da un team di tecnici sportivi specializzati, così da assicurare un adeguato coinvolgimento dei ragazzi sia nell’attività sportiva che in quella di socializzazione e conoscenza reciproca. Dall’altra, e contestualmente, il progetto prevede anche l’avvio di un percorso di orientamento lavorativo, nell’ambito del quale ogni partecipante sarà seguito personalmente per redigere un bilancio delle proprie competenze e avviare un iter di accompagnamento all’inclusione lavorativa. Verranno coinvolte le aziende, i centri sportivi e le società dilettantistiche del territorio, saranno organizzati corsi di aiuto allenatore e, a seguito della fase di orientamento, nel 2024 due beneficiari per presidio saranno inseriti in un percorso di stage presso le associazioni e società sportive locali, per una prima esperienza di inserimento lavorativo, con l’erogazione di “borse di lavoro” che possano garantire un primo supporto economico ai giovani.
Per il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “Sport e lavoro, insieme alla cultura, sono le vie maestre per aprire una nuova occasione di vita ai ragazzi inseriti nei circuiti penali. Con questo progetto, scegliamo di giocare una partita decisiva nell’interesse della collettività: offrire ai giovani un percorso di formazione e una concreta occasione professionale, perché non tornino a delinquere, significa permettere all’intera collettività di investire nel proprio futuro, secondo i più alti dettami costituzionali”.
Il progetto, perfezionato presso la sede del Ministero della Giustizia alla presenza del Ministro Carlo Nordio, del Presidente della Fondazione CDP Giovanni Gorno Tempini e del Presidente di AC Milan e Fondazione Milan Paolo Scaroni, punta ad arricchire i percorsi di messa alla prova dei giovani inseriti nei circuiti penali, realizzando attività sportive e laboratori socio-lavorativi che possano tradursi in un’esperienza di crescita, di approfondimento e di orientamento per il percorso di vita delle ragazze e dei ragazzi coinvolti, oltre a favorire l’avvio di una prima esperienza professionale.
Il progetto si inserisce all’interno del programma Sport for Change di Fondazione Milan, che si propone di utilizzare lo sport come strumento di educazione e valorizzazione del talento dei giovani a rischio di emarginazione sociale. Paolo Scaroni, Presidente di AC Milan e Fondazione Milan, ha dichiarato: “Il nostro progetto, nato in partnership con il Ministero della Giustizia e Fondazione CDP, si propone di offrire nuove opportunità di crescita per dei giovani che aspirano a rientrare nella vita sociale. Un’iniziativa che abbina educazione sportiva e inclusione lavorativa, in linea con i valori che costituiscono il carattere distintivo di Fondazione Milan, da vent’anni impegnata a favore delle generazioni future”.
Quanto sia importante questo progetto per CDP, lo ha sottolineato il Presidente della Fondazione, Giovanni Gorno Tempini: “L’inclusione giovanile è una priorità strategica per Fondazione CDP. In questo senso, offrire ai minori sottoposti alla pena detentiva attività complementari e formative dedicate significa garantire opportunità concrete per cambiare la prospettiva di vita di questi ragazzi, attraverso valori importanti come quello dello sport e del gioco di squadra, che condividiamo con Fondazione Milian. Siamo particolarmente orgogliosi di aver selezionato quattro rilevanti realtà del Sud Italia, territorio al quale Fondazione CDP ha deciso di dedicare almeno la metà delle proprie risorse.”