Esteri / Politica
Breton a Roma: «L’Italia ha ruolo strategico per la sovranità industriale europea»
Di Diana Adly
«L’Italia è un grande Paese industriale: un asset strategico per la sovranità industriale europea. Con sue solide capacità in termini di difesa, gioca un ruolo centrale per la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa». Così il Commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, al termine del suo incontro di ieri a Palazzo Chigi con la Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e con il Ministro della Difesa Guido Crosetto.
La visita del Commissario Breton si inserisce nel tour europeo delle industrie della difesa per approfondire il dialogo e agevolare l’espansione industriale dell’Unione europea. Durante i due giorni in Italia, ha incontrato funzionari governativi e produttori dell’industria, e ha visitato due fabbriche di materiale militare, al fine di valutare le esigenze dell’industria della difesa, in modo che l’Ue possa fornire sostegno su misura, eventualmente anche mediante fondi dell’Ue, e affrontare eventuali strozzature del settore.
Dal colloquio con la Presidente Meloni e il Ministro Crosetto, è emerso il ruolo centrale dell’Italia nel quadro della difesa industriale europea, e in particolare nel sostegno all’Ucraina per quanto riguarda l’urgente necessità di aumentare la produzione di munizioni. «L’Italia, anche per la sua lunga tradizione nella produzione di armamenti, si posiziona come paese fondamentale agli sforzi collettivi dell’Unione europea nella produzione di un milione di munizioni destinate alla sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa. Insieme, forgiamo un’Europa più forte e più resiliente» ha affermato il Commissario Breton.
Come riportato in una nota del Ministero della Difesa, il Ministro Crosetto ha ribadito l’importanza del sostegno dell’Italia all’Ucraina per la sicurezza in Europa e nell’area Euro-Atlantica: “Il conflitto in Ucraina riguarda tutti. Sono in gioco i valori democratici su cui si fonda l’intera Europa. Per questo motivo continueremo nell’obiettivo di assistere lo Stato e il popolo ucraino facendo la nostra parte per perseguire una pace giusta” ha dichiarato il Ministro nel corso del “lungo e cordiale” incontro. “L’Unione europea ha dato dimostrazione di unità adattandosi velocemente al nuovo contesto internazionale e muovendo passi concreti nell’attuazione di una visione comune in materia di sicurezza e difesa”. Un impegno collettivo che ha dato vita anche alla Missione di assistenza militare a sostegno dell’Ucraina (EUMAM) per l’addestramento di militari ucraini in territorio europeo.
Al centro dell’incontro, anche lo Strumento europeo per la pace, lo strumento fuori bilancio istituito nel 2021 con l’obiettivo di consolidare la capacità dell’Unione di prevenire i conflitti, costruire la pace e rafforzare la sicurezza internazionale, attraverso il finanziamento di azioni operative che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC). Come sottolineato dal Ministro Crosetto e dal Commissario Breton, l’European Peace Facility si è rivelato un valido strumento finanziario per reintegrare economicamente lo sforzo profuso dai Paesi europei che hanno fornito equipaggiamenti civili e militari all’Ucraina durante il conflitto.
Focus dell’incontro anche la risposta comune europea ai tentativi di destabilizzazione nelle cosiddette “aree contese”, ovvero lo spazio e il cyberspazio.
Nelle prossime settimane, il Commissario Breton continuerà a dialogare con l’industria della difesa dell’Ue e a visitare gli impianti industriali per facilitare e accelerare l’espansione industriale.