Ambiente

Energia, le microimprese nel mercato libero

03
Aprile 2023
Di Giuliana Mastri

Il settore dell’energia fa un passo avanti verso la progressiva liberalizzazione. Da questo mese le microimprese e la generalità dei clienti non domestici (anche condomini, ma solo per le forniture elettriche delle parti comuni, come ad esempio la luce dei pianerottoli o gli ascensori) non rientrano più nel mercato tutelato, ovvero non potranno più beneficiare delle tariffe fissate ogni tre mesi da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Questi soggetti ora dovranno scegliere l’offerta di un operatore del mercato.

Per la precisione, le attività produttive che finiscono nel novero sono quelle con meno di 10 dipendenti e un fatturato non superiore a 2 milioni di euro annui. Per le piccole imprese, invece, la maggior tutela relativa all’elettricità era terminata al primo gennaio 2021.

Rispetto alla generalità delle famiglie, condomini e non, sia per il gas che per la luce, il passaggio definitivo al mercato libero è previsto al 10 gennaio 2024. Tuttavia, come è successo per le categorie prima menzionate, agli utenti che a quella data non avessero ancora scelto la società a chi affidarsi, scatterà il periodo delle tutele graduali, una transizione utile a dare il tempo di valutare la migliore offerta.

Le persone comuni devono temere questo scenario? Non è detto. Perché sono diversi i fattori che concorreranno e stanno concorrendo a determinare l’onerosità dei servizi energetici. C’è da specificare che anche nel mercato libero è possibile stipulare tariffe fisse, e ciò conviene a seconda dei prezzi correnti della materia prima. Materia prima, il cui prezzo d’asta ora sta scendendo, e che risentirà delle riforme che l’Unione Europea si prepara ad approntare, probabilmente ridando centralità ai contratti a lungo termine tra produttori e operatori dei servizi. Poi, ovviamente c’è la variabile del clima, che influenza la domanda, e il contesto politico. A tutto ciò, questo va detto, si aggiunge comunque un margine di profitto che le società dovranno legittimamente perseguire, ma è chiaro a tutti ormai come questo non sia affatto il fattore determinante.

Anche perché, come già oggi, i governi stanno disponendo aiuti economici alle famiglie meno abbienti, il governo Meloni ha appena prorogato gli aiuti. E benché si stia avviando una forte rimodulazione dei bonus edilizi, non è remoto lo scenario di sostegni per l’acquisto dei fotovoltaici. Il Pnrr potrebbe essere l’elemento che lega politiche del genere, visto che l’Europa, nonostante gli ultimi sviluppi, è aperta a soluzioni diverse sul comparto della sostenibilità.

La scelta del fornitore migliore non è semplice e spesso l’abbondanza di offerte rende paradossalmente meno fluida la decisione. Tuttavia il tempo c’è e le famiglie sono pronte al cambiamento. Già adesso è possibile scegliere un fornitore in qualsiasi momento e il passaggio è gratuito.