Politica
Cdm, novità sui bonus edilizi. Il Pnrr in mano a Fitto
Di Giampiero Cinelli
Pnrr e bonus edilizi i punti salienti. Nel Cdm di oggi arriva l’ok al decreto legge che introduce semplificazioni e una nuova governance al Piano di ripresa e resilienza. Confermate quindi le anticipazioni delle scorse ore: sostanzialmente adesso la supervisione del Pnrr viene accentrata a Palazzo Chigi e sarà guidata dal ministro Raffaele Fitto.
Ci sarà un coordinatore, quattro direzioni generali, cinquanta funzionari in più rispetto a quelli dislocati oggi nelle strutture della presidenza del Consiglio. E si avranno più poteri, con indirizzo operativo e anche politico in senso ampio. Dalla Presidenza del Consiglio dei ministri passeranno anche le trattative con la Commissione europea, si pensa quindi che ci sarà l’opportunità di mettere a confronto gli obiettivi concordati a Bruxelles con i risultati raggiunti. A questo punto la segreteria tecnica messa in piedi da Mario Draghi dovrebbe via via sfaldarsi. I suoi compiti e funzioni saranno trasferite alla Struttura di missione. Tra quelli più importanti, l’individuazione e la segnalazione alla presidente del Consiglio delle azioni necessarie per superare le criticità nella realizzazione del Pnrr. Il governo definisce questo processo un’ottimizzazione di funzioni e strutture. Ma lascia presagire una massiccia azione di Spoil System, cioè un grande rimpasto nelle nomine dei tecnici, che presumibilmente saranno più vicini alla visione del centrodestra di governo.
Sui bonus sancito invece lo stop agli acquisti dei crediti da parte della Pubblica Amministrazione. Inoltre, a decorrere dall’entrata in vigore del dl per gli interventi sui bonus edilizi, non potrà più essere utilizzata l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione. Lo prevede la bozza del dl sui crediti fiscali relativi ai bonus edilizi, presa in visione da Public Policy e discussa in Cdm. Lo stop riguarda interventi che vanno dalle ristrutturazioni all’efficienza energetica, dalle facciate alle colonnine e all’adozione di misure sismiche e va a toccare l’articolo 121 del dl Rilancio. La norma non si applica in alcuni casi. In particolare, se alla data antecedente all’entrata in vigore del dl, sugli interventi effettuati dai condomini risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila). Lo stesso vale per gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini in cui risulti presentata la Cila e per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici in cui risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.