Politica

Elezioni regionali: Giuseppe Conte fa sold out in Ciociaria in sostegno a Donatella Bianchi

10
Febbraio 2023
Di Giampiero Cinelli

Le elezioni regionali sono alle porte e le formazioni politiche hanno ancora tempo per coprire quanto più possibile i territori. Fino all’ultima piazza, fino all’ultima casa, come quella che ha voluto visitare Giuseppe Conte, leader del M5S, quando è arrivato a Frosinone, capoluogo della Ciociaria. Non perché sia particolarmente appassionato di architettura (chissà), ma poiché gli interessava seguire gli sviluppi di un cantiere. Qui gli umorismi si sprecherebbero. Eppure no, Conte è ancora ben lontano dalla pensione d’anzianità, piuttosto quell’edificio, vicino al centro e a ridosso di un’importante parco, a metà tra la zona della movida e il tratto che porta alla stazione, è uno dei pochi che ha beneficiato del Superbonus 110%. Proprio la misura varata dal suo governo, che si è attirata molte critiche e che sta subendo da tempo vari incagli, ma che però secondo molti analisti ha realmente spinto il fortunato Pil del 2021, e che oltre ad aver generato numerosi posti di lavoro può ora essere una chiave, nell’ottica della direttiva europea sulla riqualificazione immobiliare, su cui l’Italia è parecchio indietro. Insomma, con i crediti fiscali ci saranno state frodi, ma a quanto pare ci servono e serviranno. Questo lo ha ovviamente rimarcato Conte, che – come quasi sempre capita quando un capo di partito va a promuovere un candidato locale – parla molto degli scenari nazionali ed europei e poco delle questioni specifiche di un’area.

L’ex premier ieri era a dar man forte a Donatella Bianchi, aspirante alla presidenza della Regione Lazio (sostenuta anche dal Polo progressista ed ecologista). Vanta un curriculum di tutto rispetto. È una giornalista nota, ha diretto il programma televisivo Linea Blu, è stata presidente del WWF dal 2014 al 2022. Anche se ligure, vive a Roma da tempo. Il Lazio, dice di sentirlo suo, parlando con voce calma e il volto di una signora borghese e rassicurante, con a cuore l’ambiente e il welfare di cui si è occupata davvero, non a parole.

Il pubblico che l’aspetta nel tardo pomeriggio in un noto locale della parte alta frusinate si fida e la applaude. Anche se lei si fa aspettare parecchio. Conte e Bianchi arrivano un’ora e mezza dopo all’appuntamento. La visita al cantiere era in programma dopo pranzo, poi c’era un’altra tappa in una struttura periferica, tuttavia Frosinone è una cittadina piccola che si gira velocemente. A risucchiare tempo, molto probabilmente è stata la riunione con i candidati delle liste, per parlare forse di strategia più che di come si fa un intonaco. Alla fine i due arrivano.

La platea è assembrata nello spazio esterno del locale, munito di copertura. Ma fa molto freddo, qualcuno si lamenta apertamente, e non c’è più neppure uno spazio libero, al punto da far fatica a uscire dal quadrante. Questo non è in realtà molto oculato ai fini della sicurezza, ma succede se, in cuor tuo, hai paura di non fare il pienone e allora scegli un luogo modesto. Il pienone invece l’hanno trovato. Anche se ciò non va associato assolutamente all’affluenza alle urne che registreremo alle prossime elezioni regionali. Se sarà molto bassa avvantaggerà la coalizione uscente o quella attualmente più popolare del centrodestra, se invece contraddirà le attese, aprirà spazi anche per i pentastellati.

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