Esteri
Capi di governo sui social media, chi è il leader più influencer?
Di Daniele Bernardi
Giorgia Meloni, da quando è diventata Presidente del Consiglio, ha sicuramente acquisito visibilità sui social network. In fondo, quale miglior vetrina del Governo per conquistare nuovi follower? La Presidente (o il Presidente, non lo so ancora) di Fratelli d’Italia si sta pian piano avvicinando al Segretario della Lega Matteo Salvini che, sui social, tra i politici italiani, non ha eguali (con l’eccezione di Twitter), mentre nel consenso alle urne, lì la compagna a destra l’ha superato già da un po’.
Dunque, la Meloni va sicuramente molto bene nel panorama social italiano, ma quando giochiamo fuori casa, come si comportano gli account della nostra Presidente del Consiglio? Va meglio l’inquilina di Palazzo Chigi o quello dell’Eliseo? (Tanto per dirne uno).
Beh, grazie ad un’indagine di Fondazione Italia Digitale non è difficile scoprirlo. L’Osservatorio Digitale della fondazione, infatti, ha da poco rilasciato un report dal titolo Capi di Governo Global, un’indagine che rilascia un’istantanea al 25 gennaio scorso dei profili social dei Capi di Governo di 24 tra i più importanti paesi al mondo. Nel dettaglio l’analisi si è concentrata su numero di Follower, Engagement totale ed Engagement medio per post sugli ultimi tre mesi.
Veniamo ai primi risultati: per quanto riguarda il numero di follower al 25 gennaio, il primato non può che spettare al Presidente statunitense Joe Biden, il cui successo è dovuto sicuramente alla natura istituzionale del profilo. I Presidenti USA, infatti, si tramandano lo stesso account – POTUS (President of the United States) – su tutti i canali social, a cui vengono cambiati nome e immagine del profilo. Dettaglio interessante: tutti i post, tweet, stories e contenuti vari vengono cancellati al passaggio del testimone. Per cui è impossibile ritrovare sull’account POTUS un tweet dell’era Trump o di quella Obama.
A fare la fortuna del Presidente a stelle e strisce è senza alcun dubbio Twitter, il più politico tra i social e che dall’America vede provenire la maggior parte di connessioni. Sono oltre 36 milioni i follower di Biden sulla piattaforma di proprietà di Elon Musk, oltre la metà del totale. Stupisce invece che al secondo posto si trovi Instagram e non Facebook: 17 milioni e 700 mila follower circa dal primo contro gli 11 milioni e mezzo del secondo. Nonostante, con 190 milioni di utenti, Facebook si dimostri di gran lunga il primo social network per numero di iscrizioni negli Stati Uniti.
Ma torniamo alla classifica. Al secondo posto, con un totale di 40 milioni e 457 mila follower, si trova il Presidente Turco Recep Tayyip Erdoğan. Anche per lui, la piattaforma principale risulta Twitter, seguita circa a pari merito dalle altre due. A fare la fortuna del presidente turco è sicuramente la sua copiosa attività: nei tre mesi antecedenti allo studio, infatti, Erdoğan ha prodotto tra post e tweet 917 contenuti, secondo solo a Lula (neo(ri)eletto Presidente del Brasile) che cavalca l’onda del successo elettorale.
Medaglia di bronzo, infine, per il personaggio mediatico del momento: Volodymyr Zelenskyj. Il leader ucraino sta facendo della propria comunicazione social una delle armi più potenti in difesa dai russi. In attesa di vederlo esibirsi sul palco di Sanremo, i suoi profili raggiungono oggi un pubblico di oltre 27 milioni di utenti sui social media, per lo più provenienti da Instagram. Non un caso visto che la sua comunicazione è soprattutto basata sull’estetica e sull’immagine. Il Presidente dell’Ucraina raggiunge la terza posizione anche nel numero di post, 767 negli ultimi tre mesi, di poco sotto il suo omologo turco.
Come sappiamo però non è tutto oro quel che luccica: il numero dei follower, infatti, non è un buon indicatore sul successo o meno di un profilo social. Non tutti gli utenti che seguono un politico poi lo votano alle urne o lo stimano, spesso il follow è un semplice segnale di curiosità, una fugace attenzione ma che non necessariamente porta a maggiori visualizzazioni (pensiamo alla progressiva TikTokizzazione di Instagram e non solo). Un buon indicatore in questi casi nelle analisi dei profili social è quello dell’engagement, inteso come la quantità di interazioni per numero di follower. Intendiamoci, non è perfetta neanche questa di misura: le interazioni possono essere di ogni tipo, positive e negative, e mosse dai più svariati intenti (pensiamo solo a quando condividiamo il video di qualcuno sui social per deriderlo con un amico). In ogni caso, tra quelle di cui più facilmente si dispone, l’engagement si dimostra la più affidabile delle rilevazioni.
Sul gradino più alto del podio per engagement sui social troviamo ancora Zelenskyj con una media di 13 mila e 800 interazioni circa per post, per lo più sempre da Instagram. A davvero poca distanza, 13 mila 244 interazioni in media per post, Lula da Silva, anche lui con valori prevalentemente alti sul secondo social di casa Meta. Mentre al terzo posto troviamo una new entry: il Presidente d’Egitto il Generale Abdelfattah Elsisi con quasi 8 mila interazioni in media per post. Un risultato quello dell’egiziano che fa bene a meravigliare: Rishi Sunak, il Primo Ministro inglese che è in quarta posizione, misura circa la metà dell’engagement di Elsisi. A fare la fortuna del Generale è sicuramente Facebook, piattaforma dove è primo per numero medio di interazioni e secondo per numero di fan (nello studio, i follower del social di Mark Zuckerberg vengono definiti così).
Ai più non starà sfuggito che nel corso dell’analisi ci siamo persi qualcosa…ma Giorgia Meloni? Se fin qui non è stata citata è perché il Presidente del Consiglio italiano sul podio non ci sale, o almeno quasi mai. C’è infatti un risultato molto interessante: la leader di Fratelli d’Italia è il secondo capo di governo per valore di engagement su Facebook, social su cui tra l’altro, con 2 milioni e 713 mila fan, si trova la maggior parte della propria base. Per il resto, Giorgia Meloni è decima per numero totale di follower (seconda in Unione Europea), sesta per engagement complessivo su tutte e tre le piatteforme e, con 352 post pubblicati negli ultimi tre mesi, undicesima per attività.
Dall’analisi di Fondazione Italia Digitale sullo status degli account social dei capi di governo risulta che siamo ancora lontani dal vincere una medaglia, ma la strada è quella giusta e la Legislatura ancora lunga.