Quattro sinistre sotto l'albero. E' sempre più vicino in Spagna il Governo che sarà formato dai Socialisti di Sanchez (il PSOE), Podemos di Iglesias, gli indipendentisti di Catalunya en comú di Ada Colau e Izquierda Unida. Sarà un esperimento rischioso, sia in termini di maggioranza parlamentare (risicata) che soprattutto di anime diverse della sinistra spagnola. Ma la base militante sembra molto convinta delle potenzialità, visto che l'alleanza è stata benedetta dal 92% della base socialista, dal 97% degli iscritti a Podemos, dal 94% degli aderenti al partito indipendentista catalano e da quasi l'88% di quelli di Izquierda Unida.
"El pueblo uniido, hamas serà vencido!" sembra il claim giusto. Anche se lo scetticismo degli osservatori esterni è necessario perché le posizioni delle 4 anime su molti temi sono a dir poco divergenti. A cominciare proprio dal partito di maggioranza relativa interna al potenziale governo. Quei Socialisti di Sanchez che hanno in pancia una corrente di centro-destra molto numerosa, che potrebbe pensare di andare incontro a scelte politiche piuttosto scivolose da presentare alle rispettive basi elettorali locali.