Cultura
La vita davanti a sè, Silvio Orlando al Quirino
Di Sara Fronda
Una fifa blu. Quella che ti prende quando ti ricordi qualcosa che vorresti dimenticare.
Una fifa blu. Quando tuo padre bussa alla porta dopo averti abbandonato 14 anni prima.
Una fifa blu. Perché capisci che basterebbe poco alle persone per essere felici.
Uno strabiliante e commovente Silvio Orlando continua la sua tournée con uno spettacolo divertente, irriverente, delicato, totalizzante. Dopo il successo dello scorso anno, prosegue per il poliedrico attore napoletano il consenso di pubblico per lo spettacolo di cui non solo interpreta il protagonista, il piccolo Momò, ma di cui cura anche la regia.
La vita davanti a sé nasce dal genio di Romain Gary che nel 1975 scuote l’opinione pubblica vincendo il Premio Goncourt con la storia di un bimbo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani.
Complice la travolgente mimica di Silvio Orlando, la musica dai colori multietnici e l’arguzia del testo, l’atto unico di cui si compone lo spettacolo corre via sul cuore e le menti dello spettatore rapito da una riflessione “a scena aperta” sulla diversità, l’immigrazione, le differenze culturali e religiose, l’integrazione. E non serve nessun critico teatrale per capire subito che non esiste, oggi come oggi, testo più attuale di questo.
Ma soprattutto una riflessione più delle altre ci portiamo a casa da uno spettacolo che veste di leggerezza un tema invece pesante e di rilievo: la forza della comprensione.
Perché quando abbiamo una fifa blu di vivere il presente e desideriamo mandare indietro il film della nostra vita per aggiustare il tiro laddove qualcosa è andato storto, dobbiamo solo ricordarci di una cosa: il segreto è volersi bene.
O forse, meglio: “ Bisogna voler bene”
Dal testo “La vie devant a soi” di Romain Gary (Emile Ajar)
riduzione e regia
Silvio Orlando
direzione musicale
Simone Campa
con
Ensamble dell’Orchestra Terra Madre
Simone Campa chitarra battente, percussioni
Maurizio Pala fisarmonica
Kaw Sissoko kora, djembe
Marco Tardito clarinetto, sax
scene
Roberto Crea
costumi
Piera Mura
disegno luci
Valerio Peroni
produzione
Cardellino srl
Prossime tappe:
Teatro Ermanno Fabbri – Vignola
2 novembre 2022
Teatro Bonci – Cesena
3-6 novembre 2022
Teatro Puccini – Firenze
8-11 novembre 2022
Teatro Politeama Pratese
12-13 novembre 2022
Teatro Ariosto – Reggio Emilia
15-16 novembre 2022
Teatro Arena del Sole – Roccabianca
17 novembre 2022
Teatro Manzoni – Pistoia
19-20 novembre 2022
Teatro Pietro Mascagni – Chiusi
21 novembre 2022
Teatro degli Industri – Grosseto
22 – 23 novembre 2022
Teatro Civico – Rho
1 dicembre 2022
Teatro delle Arti – Gallarate
2 dicembre 2022
Teatro di Locarno
3-4 dicembre 2022
Teatro Cagnoni – Vigevano
6-7 dicembre 2022
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Nuovo Teatro Faraggiana – Novara
8 dicembre 2022
Teatro Municipale – Casale Monferrato
9-10 dicembre 2022
Teatro Civico – Vercelli
11 dicembre 2022
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Teatro Donizetti – Bergamo
13-18 dicembre 2022