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Basso, Wind Tre: «Telco aziende energivore, serve supporto per continuare a investire nel 5G»
Di Massimo Gentile
Le aziende del settore telecomunicazioni sono di importanza strategica in questo momento. Da un lato conservano il loro ruolo cruciale nel processo di transizione digitale del paese, grazie all’impegno sul 5G. Dall’altro, però, devono fronteggiare anch’esse il problema del costo dell’energia, perché sono energivore, dovendo mantenere accese le antenne su tutto il territorio nazionale per garantire la copertura. Roberto Basso, direttore External affairs and sustainability di Wind Tre, lo ha spiegato oggi nella puntata di Largo Chigi, il format di The Watcher Post.
«L’incremento dei costi dell’energia comporta per le telecomunicazioni un notevole aggravio economico, dobbiamo tenere accese 22mila antenne per garantire copertura al 99,8% della popolazione. Noi non abbiamo mai chiesto di pesare sulle casse pubbliche, ma sarebbe opportuno intervenire sugli oneri di sistema, una forma di tassazione indiretta che ha contribuito negli anni a sostenere la trasformazione del sistema elettrico italiano», ha spiegato Basso.
Il nuovo governo avrà il compito di ascoltare le istanze di questo comparto per cercare una soluzione strategica e funzionale agli interessi di stato.
«Dal nuovo governo ci aspettiamo che metta in campo finalmente una politica industriale per il settore, l’Italia è la quinta potenza economica per export, ma le nostre aziende per competere hanno bisogno di infrastrutture abilitanti e le telecomunicazioni sono cruciali. Speriamo che la politica possa ascoltare queste istanze – ha concluso – diversamente avremo difficoltà a continuare a sostenere gli investimenti adeguati per implementare il 5G».