Walking in the Bubble
Road map, dal saluto alla stampa di Draghi al Forum Impresa Cultura Italia 2022
Di Gianfranco Ferroni
Un mercoledì da leoni, a Roma: a mezzogiorno il presidente del Consiglio Mario Draghi saluta la stampa. La sua avventura a Palazzo Chigi è finita.
Alle 14, in via Cristoforo Colombo, presso l’Università degli Studi Internazionali, Fabrizio Cicchitto presenta il suo libro “La pandemia e l’invasione dell’Ucraina”, con Pier Ferdinando Casini, Ferdinando Adornato, Maurizio Gasparri e Ettore Rosato. Modera Pino Pisicchio.
Nel pomeriggio, nello Spazio Europa di via IV Novembre, va in scena il convengo “Energy War: European Strategies and Multilateralism”, con il Ddg della Dg Energia della Commissione Europea Massimo Garibba, e Stefano Grassi, Capo di Gabinetto Commissario europeo DG Energia. Ci sarà anche Renato Mazzoncini, a.d. A2A.
Alle 18, a Palazzo Merulana, ecco il libro di Livia Turco “Compagne. Una storia al femminile del Partito Comunista Italiano”. Oltre all’autrice, presidente della Fondazione Nilde Iotti, parteciperanno la segretaria nazionale dei Giovani Democratici Caterina Cerroni e la presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi.
Negli uffici romani di Confedilizia, in via Borgognona, presentazione del libro “Antonin Scalia”, di Giuseppe Portonera. Con il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa e Carlo Nordio.
Da sottolineare che oggi si svolgerà la seconda giornata del Forum Impresa Cultura Italia 2022 di Confcommercio, al Teatro dell’Opera: Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha sottolineato che “la nostra idea è stata ed è quella di potenziare e valorizzare la cultura nella rappresentanza di Confcommercio-Imprese per l’Italia, nella convinzione che la cultura sia una componente fondamentale e autonoma, trasversale ma non accessoria, del terziario di mercato e dell’economia del Paese. Nella cultura ci sono le gambe di un’economia turistica e creativa, ci sono le ali di una rappresentanza moderna, c’è lo sguardo di un Paese vivo. Che, consapevole di se stesso, deve sapere anche guardare fuori dal proprio “orticello”, come faranno tanti ospiti internazionali in questi giorni. Questa è la visione di Confcommercio Impresa Cultura Italia”. E gli associati sono di valore: tra gli altri, Agis, Agici, Aires, Ali, Ancra, Asseprim, Assomusica, Confguide, Disma, Federlingue, Federcartolai, Fipe.
A proposito di cultura, a Roma il seicentesco Palazzo Patrizi Clementi, sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, apre nuovamente le sue sale al pubblico nella giornata di sabato pomeriggio. L’evento eccezionale permetterà di approfondire la storia del luogo, a due passi dal Ghetto, e visitare gli ambienti di un palazzo nobiliare della Roma seicentesca. In particolare sarà possibile accedere, grazie alle visite guidate dei funzionari della Soprintendenza, alle sale del piano nobile dell’edificio, acquistato nel 1626 da Francesco Patrizi che lo abitò fino alla morte insieme alla moglie Caterina Spinelli. La definizione del nome Palazzo Patrizi Clementi risale al secolo scorso, quando il complesso fu acquistato dall’ingegner Antonio Clementi che fece incidere il suo cognome sull’architrave del portale di ingresso sulla piazzetta di Santa Caterina dei Funari. L’acquisizione da parte dello Stato Italiano avvenne solo nel 1968. Il piano nobile, costituito da sale e saloni disposti in infilata, ha mantenuto gli apparati decorativi sulle pareti e gli originali soffitti lignei a lacunari. Lungo le pareti delle sale si susseguono immagini di tema profano, paesaggi campestri e marini, loggiati popolati da putti e soggetti sacri racchiusi all’interno d’elaborate architetture illusive. Le pitture seicentesche vengono attribuite al pittore fiorentino Giovanni da San Giovanni per quel che riguarda il ciclo biblico con storie di Abramo e alla cerchia di Agostino Tassi le altre. Non è da trascurare, poi, la piccola, ma bella, biblioteca, con la volta ornata da un affresco di fine ‘600 raffigurante le arti liberali. La decorazione novecentesca del palazzo e il completamento in stile delle parti più rovinate del piano nobile si deve probabilmente a Eugenio Cisterna, pittore attivo in diversi palazzi romani, che predilige le scene di genere sullo sfondo di borghi e rovine, che denotano il suo legame con il paesaggio dei Castelli romani e della natia Genzano.
Dopo il successo delle iniziative realizzate con l’Associazione Dimore Storiche Italiane, ultima la “Festa dell’agricoltura nelle dimore storiche italiane”, evento promosso dai Giovani di Confagricoltura – Anga e i giovani dell’Adsi, Confagricoltura segue la filosofia di promuovere eventi. Ieri a Roma, nella sede di Palazzo Della Valle, il presidente Massimiliano Giansanti ha presentato la prossima edizione di Merano WineFestival, che si svolgerà dal 4 all’8 novembre. Nella sede della confederazione c’erano il presidente e fondatore del Merano WineFestival, Helmuth Köcher, e Brunella Saccone, head Office Food and Beverage di Italian Trade Agency. Il tema della sostenibilità è da sempre al centro dell’attenzione della manifestazione che, nel corso degli anni, è cresciuta in termini di pregio e visibilità. Merano WineFestival rappresenta un’opportunità internazionale di promozione e valorizzazione delle produzioni di eccellenza e dei territori. Un contesto di prestigio, in quanto garantisce una selezione di alta qualità di vino e gastronomia, espressione delle migliori produzioni nazionali ed internazionali. Al Merano WineFestival sarà presente per la prima volta Confagricoltura con le sue aziende in uno spazio espositivo allestito nell’Arena Gourmet’s, area riservata a istituzioni, agroalimentare e consorzi di tutela vini. Giansanti sarà relatore al summit sul tema della sostenibilità “Respiro e grido della terra”, in programma nella giornata del 4 novembre al Teatro Puccini di Merano, per discutere le soluzioni attuabili nel mondo della viticoltura e redigere un manifesto da consegnare al prossimo ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. La sostenibilità, richiamata dal protocollo di “buone pratiche agricole” approvato di recente, offre alle imprese un approccio concreto di come sia importante considerare la gestione delle risorse come l’acqua, i consumi energetici, le eventuali aree boschive circostanti.