Walking in the Bubble

Come evadere la politica, dalla Casa del Cinema al whiskey Heaven’s Door

05
Ottobre 2022
Di Gianfranco Ferroni

A tutto rum, con l’ambasciatrice di Cuba

È stato un “sold out” per l’ottava edizione di “ShowRum – Italian Rum Festival”, che si caratterizza come il più grande evento italiano dedicato al rum e alla cachaca, organizzato a Roma il 2 e 3 ottobre presso il Centro Congressi dell’A.Roma Lifestyle Hotel dopo la pausa forzata dovuta al Covid- 19. A parlare del successo dell’edizione 2022 è il numero di appassionati, addetti ai lavori e “debuttanti del rum” che hanno visitato il festival nei giorni di programmazione per un numero di ingressi che è passato da 2.200 dell’edizione del 2019 ai 3.800 dell’edizione 2022. Diverse le visite istituzionali e di delegazioni estere, tra queste questa quella dell’Ambasciata del Brasile e dell’ambasciatrice di Cuba in Italia Mirta Granda Averhoff. Il festival, come per le scorse edizioni, è stato diretto dal fondatore della rassegna Leonardo Pinto, uno dei maggiori esperti di rum in Europa e operante in Italia e all’estero come consulente e trainer per il mercato del Rum e dei distillati a tutti i livelli (brand building, import/export, consulenze di marketing, consulenze per imbottigliatori e brokers, start up). Pinto, conosciuto come “The Rum Searcher”, ha aperto nel 2004 il suo blog Isla de Rum (www.isladerum.com) che in pochi anni è diventato un punto di riferimento del settore trasformando Isla de Rum in una vera e propria azienda. La manifestazione, con la partecipazione di Studio Troiani- Architettura e Ingegneria e della Web Agency FutuRoma in qualità di partner tecnici, ha presentato i migliori produttori della scena nazionale e internazionale per un totale di 70 brand, 400 etichette in degustazione e 10 masterclass gratuite. Presente, grazie alla proficua collaborazione con il Singita Miracle Beach, realtà imprenditoriale del settore del turismo balneare, un’area miscelazione di ShowRUM guidata da Paolo Sanna. La sinergia ha offerto la possibilità ai brand si riservare un drink dedicato nella cocktail list. La cocktail list ha previsto un massimo di 6 drink.  Infine, anche per l’edizione 2022, si è svolto ShowRum Tasting Competition, sfida che si svolge tutti gli anni in occasione di ShowRum ed è la prima competition al mondo in cui i prodotti vengono divisi per tipologia di alambicco, per invecchiamento e per tipologia di materia prima. Il risultato della competizione è stato il frutto di una giuria tecnica composta da una selezione di migliori esperti del settore.

Nella Capitale, alla Casa del Cinema tra libri, film e moto

Comincia con una presentazione editoriale la nuova settimana della Casa del Cinema di Roma. Il 5 ottobre alle ore 18 a Villa Borghese arriverà, infatti, Vania Protti Traxler per parlare del suo libro “Sognavamo al cinema – Viaggio nell’Italia del boom”, un racconto in cui l’autrice ripercorre la sua carriera di distributrice cinematografica. Al termine dell’incontro, alle ore 21, spazio alla serata di premiazione della quinta edizione del “Vertical Movie Festival” condotta da Maddalena Zoppoli con gli interventi di Milena Vukotic e della presidente di giuria Silvia Scola. I vincitori saranno selezionati tra i 40 cortometraggi finalisti, a loro volta scelti tra le oltre 600 opere pervenute. Durante la serata, interverranno inoltre l’attore Salvatore Marino, l’attore e autore Gianluca Blumetti e il film-maker Federico Bensi. L’arrivo del fine settimana coinciderà, invece, con lo svolgimento di due importanti manifestazioni cinematografiche: l’8 e 9 ottobre si terrà la quarta edizione di MotoTematica Motorcycle Film Festival, il festival cinematografico dedicato al mondo della motocicletta con lavori di giovani promesse e registi affermati, mentre il 9 ottobre sarà la volta di Emisferi, la rassegna di cinema indipendente, su importanti tematiche contemporanee e realizzato da autori emergenti. Dalle 15 alle 19 si succederanno Endless River di Edoardo Pera, Porta chiusa di Michele Gallone e Christian Marsiglia, The Fountain of Life di Davide Rabacchin, When the snow will melt di Damiano Petrucci, Antenne di Mirko Fracassi e Shelter – Farewell to Eden di Enrico Masi, ospite speciale della giornata. A chiudere, la presentazione del libro Undercover militant field di Erica Pierri e Ilaria Murali.

All’American Academy per la mostra “Las Vegas da Roma”

Quando nel 1972 pubblicarono Learning from Las Vegas, Denise Scott Brown e Robert Venturi formularono l’idea rivoluzionaria che le città del deserto americano potessero offrire all’architettura le stesse lezioni della Città Eterna. “Las Vegas sta alla Strip come Roma sta alla piazza”, dichiararono suscitando scalpore. Organizzata nella ricorrenza dei cinquant’anni dall’uscita di questa pubblicazione, la mostra “From Las Vegas to Rome” offre un’esplorazione contemporanea del dialogo tra gli archetipi architettonici delle due città attraverso le immagini inedite di uno dei fotografi più interessanti e prolifici del nostro tempo, Iwan Baan. Il suo progetto inverte la prospettiva e invece di guardare “a Las Vegas da Roma” per aggiornare la visione dell’architettura, come suggerivano al tempo i due autori del libro, la mostra guarda a Las Vegas, e alla sua stravaganza fatta di edifici e infrastrutture improbabili, come punto di partenza per interpretare e rileggere Roma, una città plasmata per secoli dall’influenza del potere politico ed economico. Le vedute di Las Vegas e Roma che Baan ha realizzato per l’occasione aggiornano le questioni poste da Learning from Las Vegas e portano a interrogarsi se anche oggi, di fronte alle urgenze ecologiche e sociali che attraversano il XXI secolo, possiamo continuare a guardare agli archetipi dell’architettura e alle forme della trasformazione urbana senza applicare un giudizio morale, come sostenne Venturi guardando e imparando da Las Vegas, la città del gioco d’azzardo. Per approfondire la riflessione, in occasione dell’opening della mostra, il 6 ottobre il fotografo si confronterà con il presidente dell’American Academy Mark Robbins sull’eredità della pubblicazione, sull’influenza che ebbe in particolare per Venturi la conoscenza dell’Italia e di Roma, dove a metà degli anni Cinquanta soggiornò presso l’accademia, e su come sia evoluta in questi cinquant’anni la relazione tra l’architettura e il significato simbolico delle sue immagini. L’incontro “Learning from Las Vegas nel ventunesimo secolo”, parte della serie Conversations/Conversazioni dell’American Academy in Rome, sarà introdotto dalla curatrice della mostra Lindsay Harris, interim Andrew Heiskell Arts Director dell’Accademia. Il fotografo olandese Iwan Baan è noto soprattutto per la capacità delle sue immagini di raccontare la vita e le interazioni che avvengono all’interno degli spazi architettonici. La sua ricerca non si fonda su una formazione accademica ma si concentra piuttosto sulle domande e il punto di vista delle persone che quotidianamente danno significato e animano il contesto delle architetture e degli spazi che ci circondano. Il suo approccio artistico ha così dato alle questioni architettoniche una voce accessibile, tanto da portarlo a collaborare con diversi architetti, tra cui lo studio Oma/ Rem Koolhaas, per sviluppare gli aspetti narrativi del significato dei loro progetti.

A Brescia per la pala di San Domenico di Romanino

Torna in Pinacoteca Tosio Martinengo la Pala di San Domenico di Romanino: un’occasione per celebrare l’artista bresciano con un week end di attività culturali per la città. Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei presentano l’opera, che dopo essere stata restaurata e ospitata nella mostra “La Fragilità e la Forza” organizzata da Intesa Sanpaolo a Napoli, torna nella pinacoteca nella sua collocazione originale, in dialogo con la Pala Rovellio di Moretto, a sua volta protagonista di recenti restauri. In questa occasione la Pinacoteca propone un week end di iniziative artistiche dedicate a Romanino, con inediti percorsi di realtà virtuale, visite guidate, incontri di approfondimento e il concerto Jazz on Romanino. La pala è stata restaurata grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto Restituzioni, il programma biennale di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale, in collaborazione con il Ministero della Cultura. Per Fondazione Brescia Musei il suo ritorno è anche occasione per presentare al pubblico gli esiti del restauro della Pala Rovellio di Moretto realizzato in loco con un “cantiere aperto” nella Sala Rossa della Pinacoteca, reso possibile proprio dalla momentanea assenza della pala del Romanino. Una fortuna artistica, quella del Romanino che si lega alla storia della Pinacoteca Tosio Martinengo sin dalla sua origine e che Fondazione Brescia Musei celebra anche con tre giorni di attività dedicate proprio al pittore bresciano, dal 7 al 9 ottobre: incontri, concerti, percorsi da vivere nella realtà virtuale e approfondimenti tematici dedicati alla sua arte e al suo tempo. In programma, tra l’altro, nella serata di venerdì 7 il concerto Jazz on Romanino del trio composto da Giovanni Colombo al pianoforte, Marco Rottoli al contrabbasso e Federico Donati alla batteria. Quattordici tracce ispirate ad altrettante opere in un sorprendente contrappunto tra forme d’arte, epoche e linguaggi, il tutto da ascoltare tra i capolavori del museo. Sabato e domenica 9 non mancheranno le visite guidate.

Da un brano di Bob Dylan il whiskey Heaven’s Door

Porta il nome di un celebre brano di Bob Dylan il nuovo whiskey che entra ufficialmente a far parte della grande famiglia di Compagnia dei Caraibi. Si chiama Heaven’s Door e il riferimento non è per nulla casuale dato che il suo co-creatore, insieme al Master Blender Ryan Perry, è proprio il musicista premio Nobel statunitense. Una nuova referenza dai natali illustri e poetici che Compagnia dei Caraibi porta in Italia proseguendo il suo instancabile lavoro di ricerca e di scoperta che contraddistingue da sempre il gruppo di Vidracco. Si tratta di un whiskey che nasce in Tennessee, patria dell’autentico Bourbon americano, e presenta una gamma di tre referenze e due collezioni speciali. Sintesi di artigianalità e tradizione ma anche di originale estro creativo, Heaven’s Door dischiude le ‘porte del paradiso’ non solo al palato ma anche agli occhi grazie a un’iconografia unica che caratterizza le bottiglie e legata ancora una volta al suo co-fondatore. Bob Dylan infatti coltiva da tempo la passione per l’arte e la scultura e vanta un’eclettica produzione di opere in ferro battuto e dipinti che vengono riprodotti sulle bottiglie divenendo così il tratto decorativo distintivo del brand. Per il suo debutto ufficiale italiano Compagnia dei Caraibi ha scelto il lago di Como coinvolgendo fino al 9 ottobre l’@Home Cocktail Bar con una drink list dedicata e una serata speciale, sabato, dal titolo Tastin’ on Heaven’s Door accompagnata naturalmente dai brani del grande artista. Gran finale poi, alla Como Whisky Week di domenica 9 ottobre con uno stand di degustazioni a Villa Geno.

Articoli Correlati