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Paola De Micheli (Pd): «Digitale, priorità su zone bianche, PA e imprese»
Di Massimo Gentile
La transizione digitale in Italia è lenta e deve essere velocizzata. Paola De Micheli (Pd), già ministro delle Infrastrutture e oggi candidata del Pd al plurinominale nel collegio Emilia 1, ha la sua ricetta: «Per favorire la transizione digitale sarebbe strategico intervenire seguendo tre direttrici: l’infrastrutturazione delle zone bianche, la digitalizzazione della Pa e il sostegno alle imprese», come ha spiegato nell’intervista al The Watcher Post.
La priorità per la transizione digitale
«Sfruttando le misure del Pnrr bisogna intervenire sulle infrastrutture delle aree interne, le cosiddette zone bianche, vale a dire quei territori che non garantiscono un ritorno economico sufficiente per ripagare l’investimento – ha spiegato Paola De Micheli -. In secondo luogo è fondamentale digitalizzare la PA, cercando di rispettare la deadline della fine del 2023 per l’attuazione di tutti i progetti approvati in questa direzione, in modo da mettere cittadini e imprese nelle condizioni di dialogare con la PA in modo più semplificato. E poi dobbiamo sostenere le imprese: aiutarle e realizzare i loro progetti digitali evitando i bandi, ma concedendo l’accesso automatico alla digitalizzazione, attraverso il credito di imposta».
Industria, privilegiare le imprese che investono in Italia
«È importante trovare le modalità per sostenere le imprese che investono sulla produzione nazionale, mantenendo la sede legale in Italia. Negli ultimi anni ci sono stati alcuni disallineamenti su questo», ha spiegato Paola De Micheli. «Il tessuto industriale italiano è ricco di imprese che hanno scelto di investire sulla qualità della produzione italiana e sulle risorse umane e competenze italiane. Questo è uno dei grandi valori aggiunti della nostra industria. E se tale requisito rappresenta un fattore di competitività è giusto alimentarlo. Innanzitutto con misure volte al sostegno dell’industria nazionale; e poi introducendo una fiscalità di vantaggio per chi investe sul lavoro».
Famiglia, sostenere cogenitorialità e investire sulla scuola
«Abbiamo previsto un potente piano occupazionale in favore delle donne, anche per risolvere il problema della parità salariale, che nei fatti resta inattuata», ha detto Paola Micheli. «Per sostenere la famiglia dobbiamo intervenire anche sulla cogenitorialità: abbiamo conquistato 10 giorni per il congedo di paternità, ma l’obiettivo è arrivare agli stessi tempi per uomini e donne. Ma la più potente delle nostre proposte è quella sulla scuola: intendiamo introdurre l’obbligatorietà dall’asilo nido fino alla fine delle superiori e sostenere l’investimento di oltre 8 mld nel quinquennio per supportare le politiche scolastiche, dalle strutture agli insegnanti. Questa deve essere una priorità per il governo». (Segui il nostro Speciale elezioni).