Il turismo in Italia ha fatto segnare nel 2018 ben 428,8 milioni di presenze e 41,7 miliardi di euro di spesa dei turisti stranieri. Lo fa sapere una nota di ENIT, in cui si legge che "finalmente si puo' parlare di programmazione reale e strutturata che non proceda a tentativi senza un coordinamento tra i vari livelli territoriali e gli stakeholder pubblici e privati, ma che sviluppi sinergia, qualita' dell'offerta ed efficientamento della filiera turistica in rete".
L'Italia del turismo, soprattutto a livello di visibilità internazionale, da tempo non si muove e promuove in modo strutturato e univoco. Viaggia in ordine sparso (troppo spesso le Regioni si fanno addirittura concorrenza).
L'ENIT è convinta che "potenziando la filiera con metodo, incidendo ad esempio sulla stagionalità della domanda, sulla formazione, captando in tempo le richieste del mercato alla ricerca di destinazioni meno battute ma con altissimo confort si può avere un approccio più pragmatico al mercato".
In termini di presenze estere, l'Italia, con oltre 216,5 milioni di pernottamenti nel 2018 (+2,8%), supera di molto la Francia (140,7 mln di notti, +5,4%), è dietro la Spagna che però non cresce (301 mln di notti, -1,6%). Le presenze totali negli esercizi ricettivi italiani sfiorano i 429 milioni e aumentano del +2,0% nel 2018 sul 2017. La componente internazionale cresce piu' di quella italiana (+2,8 vs 1,1%) e rappresenta il 50,5% delle presenze totali. La spesa internazionale in Italia, a quota 41,7 miliardi di euro, aumenta del +6,5% nel 2018 sul 2017.
Il turismo in Italia è in crescita. Ma se si fa sistema potrebbe essere il regalo più grande. Quello che a Natale scartiamo per ultimo.