Esteri
Re Carlo III, alle 19 il discorso. Che monarca sarà e cosa lo aspetta
Di Giampiero Cinelli
Non è per tutti svegliarsi da re. Carlo D’Inghilterra, figlio della defunta Regina Elisabetta II, inizia oggi il periodo più complicato, ma anche atteso (fin troppo) della sua vita. A 74 anni salirà al trono della Gran Bretagna, per la precisione verrà proclamato monarca domani. In questa giornata è previsto il suo ritorno a Londra e il discorso alla nazione, pre-registrato, che andrà in onda alle 18 ora locale, le 19 ora italiana. Carlo incontrerà la premier britannica Liz Truss e svolgerà una riunione per i preparativi del rito funebre per la madre. Spetta a lui decidere i giorni di lutto, che a quanto pare saranno oltre 15 giorni e si concluderanno dopo i funerali di Elisabetta II. Il lutto, specie in Inghilterra, è molto probabile che sarà almeno di un mese, e nei prossimi tre giorni, come commentato anche da corrispondenti ed esperti, possiamo aspettarci una Londra bloccata, alle prese con le incombenze importanti del passaggio di corona.
Ma che Re sarà Carlo? Il finora principe di Galles non ha la dalla sua parte la trasversale stima di cui godeva la madre. Avanti con gli anni, si è già discusso molto dell’opportunità di abdicare in favore del figlio William. Le aspettative si concentrano da tempo sul figlio di Diana. Ha standing e fermezza, rispetto al fratello che si è tirato fuori dall’attività dei reali. Sua moglie sembra molto a suo agio nel ruolo, a differenza della cognata, non inglese, troppo diversa per etnia e classe sociale, la quale anch’essa si è dichiarata indisponibile alla vita di corte. C’è da tenere in piedi un Regno, chiamiamolo pure impero, il Commonwealth, che negli anni si è molto ridotto anche durante la reggenza di Elisabetta II. Nel frattempo Londra si è trovata nel bel mezzo di cambiamenti politici, sociali e di costume. Insomma quale figura migliore di quella di William per interpretare un’epoca fatta di multiculturalismo, multietnicità, stravolgimenti nei modelli relazionali e di genere. Ma Carlo non ha mai pensato di abdicare e si sente ben pronto a questo compito. Da anni si interessa di clima e agricoltura biologica, altri temi centrali dell’attualità, su cui è detto essere molto determinato. Ha già sottolineato che fare il sovrano è diverso e dovrà saper convogliare l’attenzione su di sé, velando gli scandali del fratello Andrew, e sfruttando al meglio la campagna di comunicazione che Buckingham Palace aveva già iniziato per accrescere la popolarità sua e di Camilla, in previsione dell’ascesa al trono. Il potere dei mezzi mediatici mirerà anche a minimizzare le ombre che si sono aggirate su di lui, in riferimento al denaro che ha preso dal governo del Qatar e dalla famiglia di Bin Laden nel 2003, ufficialmente a vantaggio delle sue attività di beneficienza. Eppure anche su questo il nuovo sovrano non si è scomposto.
Si vocifera qualche primo scostamento dalla tradizione. Pare risiederà nel Castello di Windosor e non più a Buckingham. Inoltre non si è più certi che, alla vigilia di Natale e il 2 giugno, giorno del compleanno di Elisabetta II, l’intera famiglia reale si riunisca assieme. Dettagli, certo, ma forse già da qui si intravede il polso di Re Carlo III.