Ambiente
Foreste 2.0 nel Sud Italia, al via i progetti Tech4You e Calabria Forest Project
Di Daniele Bernardi
Tra siccità e incendi, l’innovazione tecnologica diventa sempre più importante nella preservazione dei nostri ecosistemi. Da anni sentiamo di novità tecnologiche in supporto dell’ambiente, ma le notizie vengono quasi sempre dal Nord. Stavolta ‘no’, questa volta è il Mezzogiorno a mostrare al resto del Paese due esempi virtuosi di come prenderci cura dell’ambiente valorizzandolo. Speriamo che sia solo l’inizio di una virtuosa scalata. Il primo progetto è Tech4You. Il suo obiettivo è contrastare il cambiamento climatico e migliorare il benessere delle persone, congiungendo domanda e offerta. Spesso uno dei problemi che si riscontra nella lotta ai cambiamenti climatici proviene dal cortocircuito tra ricerca e società, con la seconda ignara dei metodi risolutivi sviluppati dalle nostre Università. Grazie a quest’iniziativa si intende mettere a disposizione della società quei prodotti della ricerca utili a favorire un miglioramento della qualità della vita, sempre più ostacolata dal clima che cambia.
Tech4You nasce a cavallo tra le Università della Calabria e quelle della Basilicata. Si tratta di uno degli undici ecosistemi territoriali vincitori del bando PNRR indetto dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Il progetto è risultato il secondo migliore in Italia, guadagnandosi un finanziamento di 119 milioni di euro.
Nicola Leone, rettore dell’Università della Calabria, nel presentare l’iniziativa, si è espresso così: “Tech4You conferma che al Sud le eccellenze non mancano e che, quando si sa fare squadra e si lavora in sinergia superando i campanilismi, si ottengono risultati rilevanti, che superano persino le aspettative”.
La struttura del progetto è organizzata secondo il modello hub & spoke, l’hub con funzioni di coordinamento e gestione e gli spoke deputati alle attività di ricerca. Le attività di Tech4You si articoleranno in sei settori affidati ai sei spoke, tutti legati allo sviluppo di tecnologie per contrastare i cambiamenti climatici: mitigazione dei rischi geologici e boschivi, riduzione del consumo energetico e tutela della biodiversità, sviluppo di una filiera alimentare e forestale sostenibile, valorizzazione del patrimonio ambientale e promozione di un’alimentazione sana, l’ultimo spoke si occuperà poi della trasformazione digitale e del trasferimento tecnologico.
Accanto a Tech4You, ha recentemente preso il via un altro progetto che incentiverà la Calabria a tutelare le proprie foreste, traendone perfino un profitto. Calabria Forest Project è un’iniziativa sviluppata da NTT DATA e Calabria Verde (Azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna) e ha il compito di monitorare l’assorbimento di CO2 nei boschi. Il progetto si avvale di CO2Sink, un sistema che serve appunto a stimare il trasferimento di anidride carbonica tra vegetazione e atmosfera, incrociando i dati dei sensori nei boschi con quelli dei satelliti.
“CO2Sink nasce da un nuovo modo di intendere l’anidride carbonica: non solo frutto dell’inquinamento atmosferico, ma risorsa e nutrimento per la vegetazione. Grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, in NTT DATA siamo in grado di dare seguito a questa nuova visione, supportando Azienda Calabria Verde in questo innovativo percorso”. È quanto ha affermato il CTO di NTT DATA, Giorgio Scarpelli.
Il primo impianto è stato montato nel “Parco Lardone” in Provincia di Cosenza, consentendo la misurazione della CO2 assorbita in oltre 5 mila ettari quadrati di foresta.
L’obiettivo dell’iniziativa in questo caso è di certificare i cosiddetti “crediti di carbonio”. Come spiega l’assessore regionale Gianluca Gallo, infatti, se da un lato è giusto punire chi emette CO2, dall’altro lo è altrettanto premiare chi ne assorbe producendo ossigeno ed è ciò che le foreste della Calabria fanno da migliaia di anni. I crediti vengono acquistati dalle imprese per compensare le proprie emissioni: un sistema economico che permetterà alla Regione Calabria di aumentare il fatturato senza consumare suolo. I crediti vengono venduti al cambio di 1 ogni tonnellata di anidride carbonica prodotta.
Tech4You e Calabria Forest Project sono iniziative particolarmente lodevoli che consentiranno al Sud Italia di tutelare il proprio patrimonio paesaggistico senza consumare il bilancio, ma, anzi, forse perfino guadagnandoci. La nostra speranza è che questi progetti costituiscano solo il primo passo verso una rivincita da parte dei poli universitari e della ricerca del Mezzogiorno, troppo spesso sottovalutati e deprezzati.